‘Verso gli Stati Generali della Scuola Digitale 2017’, Fedeli: ‘8 milioni di euro per gli animatori digitali’

Migliaia di studenti degli ultimi due anni di scuola secondaria, accompagnati dai loro insegnanti, hanno preso parte alla edizione 2017 dell’evento “Verso gli Stati Generali della Scuola Digitale”, promosso in collaborazione tra il Comune di Bergamo, l’USR della Lombardia – Ambito territoriale di Bergamo – e l’Associazione Centro Studi ImparaDigitale, svoltosi nel padiglione centrale della Fiera di Bergamo nella giornata del 16 maggio.

Presenti anche con proprie postazioni alcune aziende che forniscono attrezzature e servizi al mondo della scuola, tra le quali MMN, Solution Expert Education, WikiScuola, ImparaDigitale, Mobilferro, azienda specializzata in arredi per la scuola digitale, e una dozzina di istituti, in prevalenza tecnici e professionali, con gruppi di studenti indaffarati attorno a computer collegati a internet, stampanti 3d, tablet interconnessi per videogiochi e serious games e così via.

Nella grande sala da 1500 posti dopo gli interventi di apertura di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e Patrizia Graziani, dirigente UST di Bergamo, e le comunicazioni di Sabrina Bono, capo di Gabinetto del Miur, e Delia Campanelli, direttore generale USR Lombardia, si è tenuto un panel di interventi, coordinati da Francesco Sacco, co-promotore di Agenda Digitale Europea e docente dell’Università Bocconi di Milano, sul tema “Scuola, lavoro, competenze digitali e soft skills. La scuola verso l’industria 4.0: quali competenze per quale società?” nel quale sono intervenuti Agostino Santoni, Amministratore Delegato Cisco Italia, Stefano Quintarelli, imprenditore, Francesca Fedeli, fondatrice di ‘Fight The Stroke’, Damien Lanfrey, consigliere per l’innovazione del Miur, Valerio Saffirio, Amministratore delegato Orange Comunicazione, e Dianora Bardi, Presidente del Centro Studi ImparaDigitale, da anni impegnata sul fronte della scuola digitale.

Studenti interessati, attenti e pragmatici, che non si sono scomposti neanche quando Lanfrey ha definito “ontologico” il loro modo di apprendere nell’era digitale.

Il programma della giornata è proseguito poi con le premiazioni delle Olimpiadi nazionali del videogioco nella didattica e con la presentazione dei risultati del monitoraggio sulle metodologie attive nella didattica all’interno di una didattica per competenze (relazioni di Marcella Jacono Quarantino, di ImparaDigitale, e di Giuseppe Riva, dell’Università Cattolica di Milano).

Premiati anche i progetti vincitori degli hackathon svolti da ImparaDigitale in tutta Italia nel corso scolastico 2016/2017. Molto seguita la simulazione di un colloquio di lavoro, a cura di Cisco, e anche lo spettacolo “Z la formica 2.0”, una originale commedia interattiva sugli effetti dei Social Network presentata dal Laboratorio Teatrale del Liceo De Fabris di Nove (VI).

Nel primo pomeriggio si sono poi tenuti 14 tavoli di lavoro su tutte le principali tematiche e problematiche (esempi: “Le tecnologie digitali favoriscono o rallentano l’apprendimento delle abilità di base indispensabili per acquisire competenze?”; “I libri digitali possono costituire un valore aggiunto per favorire i processi di inclusione?”; “I libri di testo (e-book o cartacei?) e le fonti digitali: come gli studenti acquisiscono e rielaborano conoscenze: riflessione, senso critico, capacità di selezione”).

A conclusione della giornata è intervenuta la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha comunicato di aver firmato il decreto per lo stanziamento di 8,4 milioni di euro, mille per ogni scuola che si è dotata di un animatore digitale, somma che andrà a regime dal prossimo anno: ogni scuola potrà così avere un animatore digitale. A giugno sarà completata la piattaforma a disposizione degli animatori, per comunicare e condividere le esperienze innovative con tutta la comunità scolastica.

Vogliamo dimostrare che crediamo davvero nell’importanza di disseminare l’innovazione all’interno della scuola e di una digitalizzazione che attraversi trasversalmente l’intero schema dell’apprendimento”, ha detto Fedeli, perché “la rivoluzione digitale impone al mondo della scuola di imparare insieme ‘dentro’ ai cambiamenti”.

La ministra ha infine sottolineato l’importanza della scuola come “caposaldo di responsabilità nella formazione alla cittadinanza digitale”: a questo fine sarà avviato “un percorso di educazione civica digitale in ogni scuola”, in linea con quanto sollecitato a livello internazionale (Unione Europea, Consiglio d’Europa, Ocse).