Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Varato l’Osservatorio Nazionale dell’internazionalizzazione delle scuole

Per iniziativa della Fondazione Intercultura e del suo principale animatore, il segretario generale Roberto Ruffino, è stato presentato oggi a Roma l’Osservatorio Nazionale dell’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, un sito online al quale si può accedere dall’indirizzo www.scuoleinternazionali.org.

L’Osservatorio, che esordisce con una ampia raccolta di dati, curata dalla IPSOS diretta da Nando Pagnoncelli, presenta in modo organico le varie attività internazionali delle nostre scuole secondarie e quantifica su base campionaria il fenomeno della mobilità studentesca per tipo di scuola, per provenienza regionale, per Paesi di destinazione e per tipologia di programmi. L’Osservatorio contiene anche un’ampia documentazione e una scheda con 17 indicatori sulla base dei quali le scuole possono autovalutare il loro grado di internazionalizzazione.

Al progetto collaborano  il MIUR e l’ANP  i cui rappresentanti – il direttore generale degli Affari internazionali del MIUR Antonio Giunta La Spada e il presidente dell’ANP Rembado – sono intervenuti alla presentazione dell’Osservatorio.

Nella stessa occasione è stato presentato anche lo studio della SICESE, l’associazione che riunisce gli studiosi italiani di educazione comparata, sul tema “Internazionalizzazione della scuola, scambi e dialogo interculturale”, realizzato da un’équipe di lavoro dell’Università di Roma Tor Vergata, coordinata dalla prof. Donatella Palomba, presidente della SICESE, sull’atteggiamento degli insegnanti nei confronti degli scambi internazionali di studenti.

La metodologia utilizzata dal main researcher della ricerca prof. Anselmo Paolone – basata sugli studi di caso etnografici – ha consentito di approfondire la problematica e le potenzialità di sviluppo degli scambi “lunghi”, quelli di un intero anno scolastico, il cui successo appare sempre più legato alla definizione di un nucleo essenziale di conoscenze e competenze concordate a livello internazionale, a sviluppo di quanto già viene fatto nel caso delle prove previste dai programmi OCSE-PISA e IEA.

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