Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Unità di apprendimento: fai scoprire ai tuoi alunni Quasimodo con l’aiuto della LIM

Unità di apprendimento di italiano per la classe terza
di Martina Bocchi

Il percorso laboratoriale proposto, realizzato con il supporto delle risorse offerte dalla Lim, è centrato su un testo poetico riferito ad un momento storico preciso, ma portatore di un messaggio di forte attualità.

L’espressione “Uomo del mio tempo” vuole essere infatti un’esortazione  rivolta ad ogni uomo di oggi a non imitare gli atroci insegnamenti delle persone che ci hanno preceduto.

Nel corso dei secoli, il progresso ha realizzato strumenti di morte sempre più feroci: dalla pietra e dalla fionda si è passati alle forche, alle macchine di tortura, ai carri armati e agli aerei da guerra. E il sangue che si versa ancor oggi è come il sangue di Abele, che Caino portò nei campi, per ucciderlo. Il progresso ha sempre generato civiltà?

L’utilizzo della Lim  permette  indubbiamente positive ricadute sulla motivazione, sollecita molteplici stili di apprendimento dei ragazzi (visuale, visuo-spaziale, uditivo); favorisce lo sviluppo della memoria visiva e cattura maggiormente l’attenzione degli alunni.

Il valore aggiunto della Lim, in questa unità di apprendimento, consiste nel poter fruire, in tempi brevi, di supporti multimediali e documenti storici (fonti video e audio video) importanti all’approfondimento delle tematiche che via via emergono.

In particolare ci riferiamo l’immutabilità della natura umana, il comportamento dell’uomo di oggi che appare uguale a quello dell’uomo della pietra; praticare la solidarietà come arma che trattiene dalla violenza, dimenticando gli orrori compiuti dai padri.

Sulla Lim ciascun alunno può intervenire sul testo e lasciare una propria traccia, che diviene oggetto di condivisione e di confronto con i compagni su un messaggio di speranza per il futuro: il mondo cambierà se ognuno di noi troverà innanzitutto la pace con se stesso.

Compito unitario 
Dopo aver svolto attività di analisi testuale, riflessioni sui temi e i significati espressi dalla poesia “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo, intervenire sul testo mediante l’uso degli strumenti della Lim.

Competenza
Padroneggiare testi di vario tipo e applicare strumenti multimediali per produrne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Obiettivi di apprendimento
1. 
Leggere testi letterari di vario tipo e forma individuando tema e intenzioni comunicative dell’autore.
2. Formulare ipotesi interpretative fondate sul testo.
3. Accostarsi ad applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le proprietà.

Obiettivi formativi
L’alunno:
 – fa ipotesi attraverso la tecnica del brainstorming;
– si confronta con i compagni di classe;
– conosce la poesia “Uomo del mio tempo”;
– riconosce le parole-chiave e le figure retoriche, presenti nella poesia;
– compie ricerche in Internet per approfondire la poesia (video, audio video).

Prerequisiti
L’alunno conosce: – il contesto storico  in cui Salvatore Quasimodo, autore della poesia “Uomo del mio tempo”, vive; – la biografia di Salvatore Quasimodo; – le principali figure retoriche.

Attività laboratoriali
Fase 1Brainstorming. Gli alunni sono invitati a leggere e a riflettere sul significato del titolo della poesia proiettata sulla Lim e fanno ipotesi sul contenuto della stessa. Ciascun ragazzo scrive sulla lavagna la propria ipotesi. Che uomo viene invocato? A quale tempo si riferisce?

Fase 2. Confronto. I ragazzi, dopo aver letto il testo della poesia, proiettato sulla Lim, si confrontano rispetto alle ipotesi elaborate.

Fase 3. Significato globale. Gli alunni analizzano il testo della poesia e lo dividono in macrosequenze facendone la parafrasi.

Analisi globale 
La poesia è strutturata in versi liberi ed esprime il tema della violenza senza limiti dell’uomo. L’uomo della pietra e della fionda, ossia l’uomo primitivo, è colui che si serviva di pietre scagliate da fionde per uccidere. Oggi sono mutati gli strumenti che l’uomo ha creato per recare ai suoi simili la morte, ma il suo spirito malvagio e sanguinario non è cambiato nel tempo, anzi la civiltà gli ha fornito mezzi sempre più agghiaccianti per manifestarsi. Eri nella carlingadi morte: eri nella cabina di pilotaggio di un bombardiere, le cui ali erano equipaggiate di strumenti di morte e le cui strumentazioni di bordo dovevano stabilire in quale momento esatto dare inizio allo sterminio sganciando l’esplosivo. Uomo del mio tempo è una lirica di Salvatore Quasimodo,  tratta dalla raccolta “Giorno dopo giorno” pubblicata nel 1947, che riflette l’opposizione al regime fascista e l’orrore della guerra da parte del poeta. Questa raccolta si apre con la poesia “Alle fronde dei salici” in cui Quasimodo racconta, anche  con una forte ispirazione religiosa, per quale motivo durante la 2a guerra mondiale la voce della poesia ammutolì, e si chiude con l’opera “Uomo del mio tempo”.
In questa poesia l’autore accusa la malvagità dell’uomo, paragonandola alla ferocia degli animali. Inoltre ribadisce che la figura
 umana non è cambiata affatto dalla preistoria fino ad oggi nonostante il forte sviluppo della scienza e delle sue capacità intellettive. Inoltre il poeta fa un secondo paragone tra l’uomo e questa volta la malvagità di Caino che lo spinse ad uccidere suo fratello.  Alla fine del poema, Quasimodo con un messaggio rivolto a tutti, allude a una speranza per il  futuro esortando i figli a non commettere gli stessi errori dei loro padri, rifiutando i cattivi insegnamenti. In questo poema quindi Quasimodo spera che in futuro il mondo cambi, in modo tale da non ripetere eventi disastrosi come le guerre e questo sarà molto difficile, ma non impossibile. Basta che ognuno di noi trovi innanzitutto la pace con se stesso per poi provare a cambiare il mondo in positivo;  come si è visto negli ultimi tempi questo sarà molto difficile, ma spero che un giorno si riuscirà a vedere la pace.

 

Parafrasi 
Uomo del mio tempo sei ancora rozzo e crudele come in antichità. Eri nella cabina di pilotaggio pronto ad iniziare il massacro, t’ho visto nei carri armati, alle forche per torturare i tuoi simili. T’ho visto: eri tu, con le tue doti allo scopo di massacrare, senza orgoglio e religione. Hai ucciso come sempre, come lo fecero i tuoi antenati e come lo fanno da sempre gli animali. Il tuo comportamento ha la stessa crudeltà di quando Caino disse ad Abele: “andiamo ai campi”. E quelle parole dure e spietate sono arrivate nella tua vita. O discendenti, dimenticate le crudeltà e il modo di fare dei vostri padri che dovranno  essere sommersi dalle loro stesse distruzioni affinché il loro cuore sia tempestato di rammarico e dolore.

Fase 4. Significato analitico. I ragazzi mettono in evidenza le parole–chiave e le figure retoriche, presenti nella poesia.
Figure retoriche Apostrofe: versi 1-2-14. Metafore: versi 3-14-1. Similitudini: versi 8-11. Sinestesie: verso 12.

 Fase 5. Commento.  Ciascun alunno scrive il proprio breve commento sulla lavagna.

L’autore con l’espressione “uomo del mio tempo” vuole indicare tutti gli uomini di oggi. Subito dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, il poeta vuol parlare a tutti gli uomini. Nel corso dei secoli, il progresso, invece che civiltà, ha realizzato strumenti di morte sempre più feroci: dalla pietra e dalla fionda si è passati alle forche, alle macchine di tortura, ai carri armati e agli aerei da guerra. Il poeta si rivolge direttamente al lettore, dicendogli che l’ha visto nella carlinga pronto ad utilizzare i suoi strumenti di morte. L’uomo ha la scienza decisa a sterminare, senza amore, senza Cristo, ha sempre ucciso come i suoi antenati uccisero gli animali che lo videro per la prima volta. E il sangue che si versa ancor oggi è come il sangue di Abele, che Caino portò nei campi, per ucciderlo. La voce di Caino giunge fino a noi, come un’eco di morte che non vuol spegnersi dentro la nostra giornata. Quasimodo rivolgendosi direttamente alle nuove generazioni le esorta a dimenticare gli atroci insegnamenti delle persone che le hanno precedute lasciando una maledizione. Le loro tombe devono affondare nella cenere, gli uccelli neri, il vento, devono coprire il loro cuore. È questo che Salvatore Quasimodo vuole esprimere con la sua poesia. Questa poesia è molto significativa in quanto il poeta rivolge un sereno monito a tutti gli uomini del suo tempo, affinché non commettano gli stessi tragici errori dei padri.

Indichiamo qui di seguito la procedura di utilizzo della LIM, in questo caso PROMETHEAN (1) ((R. Gagliardi, M. Gabbari, A. Gaetano, La scuola con la LIM, Editrice la Scuola, Brescia 2010)).

Fasi dell’attività: 1. Taratura/centratura della lavagna (far oscillare la penna ActivePen sulla luce di calibrazione, posta nell’angolo superiore sinistro della lavagna); 2. apertura del programma della lavagna (cliccare sull’’icona, posta sul desktop Active-Inspire); 3. apertura di una pagina (cliccare sul’icona Pagina successiva della casella degli strumenti principali / Cliccare, dalla barra menù, su Inserisci e su Pagina, pagina vuota dopo quella corrente); 4. selezionare uno sfondo (cliccare sulla barra degli strumenti Modifica, sfondo pagina, scegliere i colori di riempimento); 5. collegarsi ad Internet e copiare il testo della poesia “Uomo del mio tempo”, su un documento Word. Selezionare, copiare e incollare il testo sulla prima pagina; 6. selezionare lo strumento Tendina, per poter leggere la poesia verso per verso (cliccare barra degli strumenti, tendina, posizionare la tendina e salvarne la posizione); 7.  cercare un collegamento audio-video per ascoltare la poesia (collegarsi a youtube, selezionare il video pertinente, selezionare il sito, cliccare col tasto destro del mouse su copia. L’indirizzo web andrà incollato nella pagina LIM con la seguente procedura: Cliccare la barra degli strumenti, collega, sito web). Posizionare il tasto di collegamento audio-video all’interno della pagina, ridurre a icona il video. Ora è possibile ascoltare la poesia e far scendere la tendina lentamente per leggere contemporaneamente il testo. 8. selezionare un modello di pagina, è utile per fare interventi sul testo della poesia (menù, inserisci, pagina, attività, attività artistiche); 9. selezionare lo strumento penna per sottolineare le parole chiave della poesia. Aprire una seconda pagina, in cui si incolla ancora il testo della poesia, questa volta per selezionare le parole chiave (barra strumenti, selezione della penna,  scelta dello spessore della linea, scelta del colore, sottolineatura del testo); 10. selezione dell’evidenziatore (strumenti, selezione evidenziatore, selezione colore e spessore, sottolineare la parola TEMPO); 11. selezione della funzione “riconoscimento della grafia” (strumenti, riconoscimento della grafia). Scrivere all’esterno del testo, con la funzione penna, da convertire in stampato,  alcune domande stimolo es. “A quale tempo fa riferimento il poeta?” ; 12. selezionare i connettori es. freccia (inserisci connettori, selezione della freccia, selezione del colore e dello spessore, posizionare la freccia tra la parola chiave e l’intervento esterno al testo, domanda- stimolo); 13. creare una legenda per analizzare la poesia (utilizzo di evidenziatore di diversi colori per metafore, similitudini, sinestesie…). 14. inserire collegamenti web per approfondimenti (es. video sulla seconda guerra mondiale). Per la modalità vedi punto 7.

 Verifica, valutazione, monitoraggio
La verifica e la valutazione sono riferite alla: – capacità di fare ipotesi e di saperle confrontare con i compagni di classe: sollecitata (accettabilità); autonoma (eccellenza); – capacità di manipolare ed interpretare il testo poetico: essenziale (accettabilità); ricca ed originale (eccellenza); – capacità di organizzare il materiale raccolto su internet, per interpretare la poesia: guidata (accettabilità); articolata e critica (eccellenza).                                                                                                                                                    

NOTA. R. Gagliardi, M. Gabbari, A. Gaetano, La scuola con la LIM, Editrice la Scuola, Brescia 2010.

 

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