Università a numero chiuso, le graduatorie varranno per più sedi

Numero chiuso, si cambia. Il ministro Mariastella Gelmini ha dato mandato al tavolo tecnico ministeriale che si sta occupando di rivedere i test di accesso alle facoltà con i posti blindati di pensare ad un sistema di ‘graduatorie’ per i candidati che partecipano ai quiz.

Questo perché spesso chi concorre viene escluso su una sede, ma con lo stesso punteggio sarebbe potuto entrare in un altro ateneo. “Ciascun candidato concorre per una sola sede – ha spiegato il ministro Gelmini durante il Question time di questo pomeriggio alla Camera – e può essere escluso dal sistema anche se, magari, con quel punteggio sarebbe entrato in un altro ateneo. Ho chiesto al tavolo tecnico di valutare con urgenza la fattibilità, a partire da quest’anno, di graduatorie che comprendano su base regionale almeno due o tre sedi per dare più opportunità ai giovani e quindi per accorciare il percorso universitario e il loro ingresso nel mondo del lavoro“.

Quanto ai contenuti dei test, “c’è la necessità di modificare criteri e modalità della loro stesura: occorre fare in modo che i test misurino in modo oggettivo la preparazione degli studenti, ma anche l’idoneità dei giovani per un determinato corso di laurea“.

Il ministro aveva già parlato di università questa mattina, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, a proposito dell’Anvur, l’Agenzia di valutazione dell’università e della ricerca. Questa, per Gelmini (AUDIO), sarà in grado di operare “in un mese, un mese e mezzo“. “E’ stato un segnale positivo – ha aggiunto – il fatto che in un momento politico difficile e incandescente come questo le commissioni parlamentari abbiano espresso un parere unanime sui membri del Consiglio direttivo il che garantisce la terzietà dell’organismo“.