Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Unità di apprendimento sui verbi e sui tempi: come individuarli

di Martina Bocchi

L’Unità di apprendimento di italiano dal titolo “Individuare la funzione dei tempi verbali nel racconto” permette di riflettere con gli studenti sull’aspetto della temporalità in un testo narrativo.

Collocare un evento nel tempo e indicarne la durata costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana; in particolare, comunicare in lingua italiana significa fare i conti con un sistema verbale complesso, nel quale i tempi verbali hanno una serie di funzioni che vanno dalle relazioni temporali, attraverso l’espressione di valori modali, strutturazione del testo narrativo… all’indicazione di un registro comunicativo.
In un contesto di attività laboratoriale, gli studenti analizzano gli aspetti morfologici del verbo, individuandone alcune peculiarità sull’uso nei testi.scritti. Ad esempio, riguardo ai tempi narrativi, un’importante articolazione a livello testuale viene data dai ruoli dell’imperfetto e del passato remoto. Imperfetto e passato semplice infatti permettono di operare nella narrazione una distinzione tra sfondo e primo piano.

La riflessione sulla lingua ha sicuramente anche un valore metacognitivo in quanto concorre a sviluppare le capacità di categorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre, utilizzando di fatto un metodo scientifico.

La modalità laboratoriale proposta all’interno dell’unità di apprendimento incoraggia nei ragazzi il gusto della ricerca e la progettualità, coinvolgendoli nel pensare, riflettere, realizzare e valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri.

Unità di apprendimento di Italiano per la classe seconda 

di Angelamaria Fiorillo

Unità di apprendimento: compito unitario

L’alunno, a conclusione dell’attività laboratoriale, scrive un breve testo, utilizzando i tempi verbali individuati, e costruisce un intreccio narrativo partendo dalla fabula.

Competenze

Padroneggiare e applicare, in situazioni diverse, le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali.

Obiettivi dell’unità di apprendimento

– Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).
– Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario
– Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.

Obiettivi formativi dell’unità di apprendimento

L’alunno:
– individua la funzione dei tempi verbali nel racconto;
– utilizza i tempi verbali in una produzione scritta in  maniera consapevole e corretta
dal punto di vista della coesione e della coerenza.

Attività laboratoriali dell’unità di apprendimento

Fase 1. Morfologia del segno verbale. Gli alunni leggono individualmente il brano proposto dall’insegnante (Allegato 1), sottolineano i tempi verbali con i colori: giallo-imperfetto, rosso-passato prossimo-passato verbale, verde-trapassato prossimo, azzurro-condizionale passato; successivamente li riportano in tabella

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Durante la socializzazione , momento forte dell’apprendimento collettivo e individuale, ogni ragazzo ha confrontato con il gruppo i risultati del proprio lavoro e ha contribuito a completare i dati da inserire nella tabella. 

Fase 2Dalla raccolta dei dati alla rappresentazione grafica. I ragazzi, dati alla mano, hanno prima calcolato le percentuali relative alla presenza di alcuni tempi verbali all’interno del racconto, poi hanno utilizzato il computer per  la definizione degli strumenti di rappresentazione.

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 Fase 3. Dalla rappresentazione grafica alla riflessione metacognitiva grammaticale. L’insegnante ha riletto il testo con i ragazzi, invitandoli a riflettere sul perché l’autore avesse scelto di utilizzare proprio quei tempi verbali. Attraverso il brainstorming, il gruppo classe ha individuato la funzione dei tempi  prima individuati e ha concordato la sistemazione delle conoscenze attraverso il grafo ad albero.

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Produzione scritta consapevole

Si riportano alcuni esempi:
● Marco andò dalla nonna e le portò un pollo e della frutta. La nonna stava cucinando, aveva preso delle spezie e della pancetta che avrebbe utilizzato per l’arrosto. (Luigi)

● Giovanni giocava a pallone quando apparve un cane, non aveva mai conosciuto qualcuno di più simpatico. Avrebbe chiesto ai suoi genitori di comprargliene uno. (Andrea)

● Antonio aveva indossato la tuta per andare in piscina, ma prima doveva aiutare la mamma a fare la spesa con la mamma, giunto nel negozio vide che c’erano molte persone che facevano la fila, capì che avrebbe fatto molto tardi all’allenamento in piscina. (Angelo)

● Jack partì con uno speciale aereo per un viaggio davvero speciale:destinazione Marte. Con lui c’erano 8 persone, tutti esperti della N.A.S.A. Cominciò ad avere un certo languorino allo stomaco, avrebbe mangiato volentieri solo se il suo compagno smemorato avesse portato i viveri. Fu, però, molto fortunato perché aveva portato con sé una barretta di cioccolato e così la mangiò. La loro missione andrà a buon fine? Moriranno o scopriranno cose mai viste? Per saperlo andate a vedere “Un viaggio speciale” al cinema dal 3 novembre. (Antonio)

● Luca prese la sua bicicletta per andare dalla zia a portare la carne che la mamma le aveva comprato, per strada incontrò un cane che lo rincorse; per la paura,  si mise a correre velocemente e arrivò senza fiato a casa della zia, che in quel momento stava innaffiando le piante in giardino. Adesso aveva paura di tornare indietro: avrebbe incontrato di nuovo quel cane? (Marco)

Fase 4. Dalla fabula al racconto. Gli alunni vengono invitati a integrare il testo con opportuni arricchimenti per trasformarlo da fabula (trama essenziale) a racconto.
In classe si costruiscono due esempi di testo dai quali partire per svolgere la consegna data:

Es. 1. Miranda stava andando dalla sua migliore amica, Lorena, perché era stata malata, e le portò i suoi fiori preferiti, i tulipani. Intanto  Lorena disegnava un ritratto di Miranda, che le avrebbe regalato al suo arrivo; poi decise che lo avrebbe conservato per il giorno seguente il compleanno di Miranda.

Si riporta l’avvio di un racconto arricchito con l‘intreccio:

Miranda era una ragazza molto esuberante e vivace, non ha mai conosciuto i genitori, la sua casa è l’orfanotrofio “ Deniels , era modesta e non ha mai pianto sperando di essere coccolata e di essere definita “povera piccola ” e non si sarebbe mai detto che fosse amica di Lorena Deniels la figlia del proprietario dell’orfanotrofio, una ragazzina… (Allegato 2).

Es.2. Il mio amico ed io trovammo un cesto pieno di cd: li prendemmo e li portammo a casa. Li avrei aperti con una certa delicatezza, ma per la curiosità li aprii con uno scatto portentoso. Erano pirata e dovevamo portarli alla polizia, prima che il proprietario li avrebbe voluti indietro.

Di seguito ecco l’avvio del secondo racconto con l’intreccio:

La polizia ci consigliò di lasciarli a loro per farli esaminare, e forse farli identificare. Tornati a casa ci interrogammo sul significato di quei virus maledetti. Filippo disse che erano...(Allegato 3)

Unità di apprendimento: verifica, valutazione e monitoraggio

Si propone una tabella per guidare gli alunni nell’autovalutazione del proprio apprendimento.

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 Gli alunni dovranno indicare:
– durante quale fase o fasi dell’attività hanno conseguito l’apprendimento;
– compiendo quali azioni  o serie di azioni hanno appreso;
– il proprio stile di apprendimento;
– la valutazione della qualità del proprio apprendimento, pensando come integrare o ripercorrere il percorso fatto;
– come potrebbero utilizzare o  trasferire ciò che hanno  appreso in altri ambiti o discipline per accrescere le loro competenze (transfert).
– il voto all’attività.

Il voto richiesto al termine del percorso laboratoriale proposto dall’unità di apprendimento dà la possibilità all’alunno di esprimere il proprio indice di gradimento dell’attività/progetto realizzato.

 

 

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