Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Unità di apprendimento di Cittadinanza: insegna a gestire le emozioni

di Martina Bocchi

Unità di apprendimento di Cittadinanza e Costituzione per la classe prima: saper gestire le emozioni è una delle competenze più importanti che si possono acquisire nella vita per intervenire sul  proprio stato emotivo e non essere in balia  di forze interne con risultati dannosi per il nostro comportamento. L’educazione emotiva diventa una sfida per imparare a relazionarsi con gli altri in modo equilibrato e sereno a partire fin dalla più tenera età, e particolarmente nella preadolescenza e adolescenza, quando il “cervello emotivo”  sembra  prendere il sopravvento.
L’unità di apprendimento prevede per la classe diverse attività significative finalizzate all’acquisizione della capacità di riconoscere il proprio vissuto emozionale, prendere consapevolezza delle cause delle emozioni, leggere e gestire i comportamenti che ne derivano.

Gli studenti si attivano per lavorare su materiali di vario genere per  realizzare schede informative relative ai diversi aspetti del concetto di emozione:  le cause del loro insorgere, gli effetti, la funzione, la tipologia, la differenziazione rispetto al  genere  maschile e femminile, il controllo, il contagio emotivo. 

I ragazzi in questa fase, grazie all’unità di apprendimento, si confrontano sulle varie teorie e hanno modo di smascherare diversi stereotipi riguardanti il mondo delle emozioni. Ogni alunno ha l’opportunità di svolgere un lavoro di osservazione e registrazione delle proprie emozioni avvertite in un periodo limitato, in seguito,con la guida dell’insegnante, può riflettere e riconoscere, in base alle osservazioni registrate in tabella, le emozioni che più lo affliggono, che sono frequenti o che non  riesce a controllare.

Al fine di  arricchire  e qualificare il percorso formativo, i ragazzi si confrontano anche con testi letterari che trattano emozioni, coinvolgono i genitori nelle attività di  ricerca, a casa e sulla rete, di materiale informativo e elaborano un Vademecum quale strumento utile alla gestione  delle emozioni.

Unità di apprendimento di Cittadinanza e Costituzione per la classe prima

di Elisabetta Conti

Compito unitario dell’unità di apprendimento

Dopo aver analizzato il proprio vissuto emotivo, riconoscere le diverse emozioni e realizzare un vademecum per la loro gestione.

Competenza

Gestire le emozioni.

Obiettivi formativi

L’alunno:
 – si osserva per riconoscere il proprio vissuto emozionale; 
– riconosce le varie emozioni individuandone le cause e i comportamenti che ne derivano;
– comprende testi scritti e brani d’autore che riguardano le emozioni.

Unità di apprendimento: attività laboratoriali

Fase 1.  La concettualizzazione. Il docente introduce il percorso leggendo ad alta voce un brano che parla di emozioni (Allegato 1),  poi fa ascoltare un brano musicale Tristesse di Fryderyk Chopin (nota 2), infine legge uno dei tanti articoli  di cronaca che racconta di un omicidio,  tragica conseguenza  di un momento di rabbia.
Attività 1. I ragazzi scrivono sul proprio quaderno, su cui dovranno riportare le tappe significative di questo percorso, cosa intendono per emozione; le diverse risposte, con una comunicazione essenziale, sono riportate in un grafo a stella sulla lavagna luminosa. 
Attività 2. Per acquisire il  concetto di emozione ai ragazzi, divisi in gruppo, è  affidato il compito di realizzare sintetiche schede informative ricercando su internet informazioni relative a uno di questi 
aspetti: 
– le cause del loro insorgere, 
– gli effetti,
–  la funzione, 
– la tipologia,
–  la differenziazione rispetto al  genere  maschile e femminile,
– il controllo,
– il contagio emotivo.
 
Si chiede loro altresì di riportare, sulle loro schede, l’indirizzo dei  siti consultati.
Attività 3.  Utilizzando le conoscenze prodotte, si realizza alla Lim una mappa che si presenta particolarmente valida per la differenziazione dei concetti di emozione, sentimento e stato d’animo secondo le discriminanti di durata, intensità, istintività. Stampe della mappa sono distribuite a tutti i ragazzi che le incollano sul loro quadernone.

immagine-1-tristezza
Van Gogh, Tristezza

 I ragazzi si confrontano sulle varie teorie: Evoluzionista (ci emozioniamo perché sta scritto nei geni), Fisiologica (ci emozioniamo perché è il nostro corpo che si emoziona), Cognitivistica (ci emozioniamo perché pensiamo), Culturalista (ci emozioniamo perché è un fatto culturale  proprio della società in cui viviamo), teorie tutte che ne interpretano la funzione. 
Durante questa fase vengono dissolti diversi stereotipi come: le emozioni si oppongono alla ragione e non si possono gestire; non siamo responsabili del loro insorgere; fra maschi e femmine  non c’è  differenza riguardo ai tipi di emozioni che si provano.

Fase  2.  La consapevolezza del sé emotivo. Viene assegnato agli alunni il seguente compito:  Osservati per una settimana e in una tabella registra le emozioni avvertite, il tempo, il luogo, la causa (pensiero o comportamento) scatenante, le modifiche fisiche avvertite, la reazione (cosa hai pensato o fatto mentre le provavi).

Giorno

Dove

Emozione

Pensiero o

comportamento  scatenante

Le modifiche fisiche avvertite

Reazione

Lunedì

A casa

Rabbia

Scontro con mio fratello

Mal di stomaco

Mi sono chiu-sa in camera

Martedì

A casa

Tristezza

Pioveva

Mi sentivo senza forze

Non ho studiato

Mercoledì

A scuola

Gioia

Una mia compagna mi ha fatto un regalino inatteso

Saltellavo e mi sentivo leggera

Sorridevo a tutti.

Giovedì

A scuola

Vergogna

Ho avuto un brutto voto. Ho pensato che la matematica non fa per me

Sono diventata rossa

Non ho parlato con nessuno fino all’uscita

 

Attività. Perché a questa fase s’accompagni un momento di riflessione e crescita interiore il docente chiede agli studenti di riconoscere, in base alle osservazioni registrate in tabella,  le emozioni che più lo affliggono, che sono frequenti o che non  riesce a controllare. 
Poi – per altri sette giorni- cercare di capire quali sono gli stimoli che le provocano. 
Scrivere quindi le proprie riflessioni in un testo espressivo.
Far parlare i ragazzi, invitarli a scrivere di sé è –  come ha dimostrato  Erin Gruwell[1], un metodo molto efficace per  far loro constatare  di essere accomunati da uno stesso sentire. Ai ragazzi che lo desiderano è data la possibilità di leggere ai compagni le loro produzioni. Questa fase risulta utile per rendere più profondo il rapporto con i pari  per il conseguimento di un buon clima di classe. Ecco qualche riflessione: 

La paura
Quando non capisco cosa o chi c’è attorno a me, quando penso a tutto ciò che mi può accadere in un determinato momento, quando capisco di aver sbagliato tanto. Spesso non riesco a controllare la paura, un’emozione piuttosto frequente in me.

 

immagine-2

Kitagawa Utamaro, Paura

Quando non vengo presa sul serio, quando la gente si fa strane idee su di me, quando vengo incolpato  e  non ho fatto niente. Quando mi sento impotente di fronte a un problema.
Fase 3.
 Dalla comprensione del testo alla costruzione di una propria visione. Il docente fa ascoltare, utilizzando un video mediante la LIM,  la canzone Emozioni di Lucio Battisti[2]
Si legge  la seguente  poesia

Clandestini della vita
  di Elisabetta Conti

Le lacrime di quel volto rugoso
non vidi mai
né scorsi i lampi di gioia che
solo per un istante
abbagliarono il mio buio.
La  rabbia che dentro
ti bruciava soffocasti
temendo   l’ira sua furibonda.

Avida, allora,
la paura il tempo  dissipava
mentre razzia facevi
della tua dignità.
Nel caos delle emozioni
che leggere non so che leggere non sai
strisciamo lungo i  muri
di una vita a noi  straniera.

Viene letto il testo della canzone Emozioni (Allegato 2) e viene sollecitato uno scambio di idee fra i ragazzi  invitandoli a comunicare cosa hanno compreso e provato. A conclusione del dibattito, per  indirizzare gli studenti a costruirsi una visione personale, viene proposta la seguente attività: 
Operate  per iscritto  un confronto fra i diversi punti di vista dei due autori  riguardo al vissuto  delle emozioni, dichiarate anche quale  di essi condividete e perchè. 

Il docente  facilita tale confronto ponendo dei quesiti: 
– come considera le emozioni l’autrice della poesia, come l’autore del testo della canzone? – Per chi dei due autori le emozioni sono soprattutto di sofferenza?
–  Chi è alla ricerca delle emozioni? 
–  Per chi è importante essere
 consapevoli di cosa si prova e perchè?
–  Le
 emozioni sono ritenute importanti per… 
Un altro modo per accompagnare i ragazzi a comprendere le due visioni  è quello di sottolineare, anche con colori diversi le parti più significative dei due testi come fatto in questa UA a titolo esemplificativo.

Unità di apprendimento: verifica, valutazione, monitoraggio

Il docente avvia un brainstorming sulle possibili modalità per gestire le emozioni invitando i ragazzi, come è di prassi fare con tale pratica, a non esprimere in questa fase una  valutazione  delle  proposte esposte.
 Ognuno trascrive  sul proprio quaderno i suggerimenti emersi. 
Verifica intermedia: si somministra un questionario che può aver come titolo “Testiamo cosa abbiamo appreso sulle emozioni”. 
Per una ricaduta degli effetti positivi dell’attività  educativa anche sulle famiglie è  bene, quando è opportuno, coinvolgere i genitori nelle attività della  ricerca dei ragazzi. Per tale ragione si  invitavano gli alunni  a chiedere ai loro genitori se utilizzano qualche accorgimento per gestire le emozioni. Al fine di  arricchire  e qualificare le  proposte  da fare, si invitano i ragazzi a reperire a casa, grazie ad internet, materiale informativo per  elaborare un Vademecum  sulla gestione  delle emozioni. In seguito, i ragazzi divisi in gruppi, con un lavoro cooperativo, selezionano il materiale informativo  di cui dispongono, per identificare le azioni di controllo sulle emozioni che ritengono più attuabili. Ogni gruppo fornirà almeno cinque indicazioni che, comunicate alla classe, sono valutate per la formulazione del vademecum. 
Verifica finale. Consegna di tipo esperienziale: 
 Individua l’emozione che riesci meno a controllare. Riconosciute le modifiche psicofisiche e i comportamenti che essa determina, attiva in base al vademecum prodotto i correttivi per gestirla. Per questo percorso, visto che le emozioni riguardano in modo particolare il mondo interiore si propone una verifica la cui valutazione è ad opera dell’alunno. 
Gli studenti, su invito del docente, stabiliscono i criteri per la valutazione: accettabile se nel prendere consapevolezza dell’emozione provata si riesce a gestirne in parte le reazioni; eccellente se quasi sempre si è in grado di  gestire le emozioni provate.

NOTE

  1. Composizione musicale per pianofortedi Fryderyk Chopin, 1832,rintracciabile su youtube.com 

[1] Erin Gruwell , subito dopo i gravi disordini razziali del 1992 a Los Angeles, insegnò, con successo, in una scuola californiana che aveva come programma l’integrazione dei ragazzi di diverse etnie, superando l’ostilità dei colleghi. La vicenda che ha generato un modello educativo, è raccontata nel film Freedom Writers del 2007, ossia “ Liberi scrittori”: un programma di integrazione razziale nel quale  i ragazzi di una scuola californiana sono invitati a raccontare per iscritto la loro rabbia e la loro frustrazione.

[2] Testo con video :http://www.angolotesti.it/L/testi_canzoni_lucio_battisti

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