Tagliato il taglio alla ricerca. Profumo: non basta

Il ‘passo avanti’ in favore della ricerca apprezzato dalla presidente della commissione Cultura della Camera Ghizzoni è valutato positivamente anche dal ministro Profumo, che ne ha parlato oggi a Perugia, ma non basta.

”Non amo parlare di tagli come non amo parlare di spending review”, ha detto il ministro, “dobbiamo parlare di una reindirizzazione delle risorse, nel senso che la ricerca italiana è un po’ troppo parcellizzata, ha bisogno di trovare un fil rouge migliore”.

Secondo Profumo “ci sono moltissime realtà di grandissima qualità ma certamente abbiamo delle inefficienze dal punto di vista della gestione del sistema complesso quindi, in questo momento di difficoltà, noi dobbiamo con moltissima serenità provare a disegnare un sistema della ricerca che sia molto più connesso con il sistema delle università con un obiettivo, diventare più competitivi in Europa e riportare quei 40 cent che perdiamo su ogni euro investito che derivano dalle tasse di tutti noi”.

Non è la prima volta che il ministro insiste sulla necessità non tanto di aumentare i finanziamenti per la ricerca quanto di razionalizzarli soprattutto sul versante organizzativo-amministrativo, costruendo sinergie ed economie di scala. Nei giorni scorsi il ministro, ha incontrato i presidenti degli enti di ricerca e il presidente della conferenza dei rettori, con i quali ha detto di aver “condiviso questo percorso”. Bene dunque che nella spending review non sia passata la riduzione di risorse “ma credo dobbiamo prenderla nella direzione di ripensarci per diventare migliori”.