Studenti solidarizzano col dirigente che sanziona gli occupanti. A Bari

Esprimono “solidarietà ai docenti” dell’istituto gli studenti del liceo Salvemini di Bari, che questa mattina hanno incontrato i giornalisti per “riconoscere la legittimità delle sanzioni” con cui il dirigente scolastico, Tina Gesmundo, ha sanzionato con una sospensione i tre ragazzi (uno dei quali è stato denunciato) che hanno tentato di occupare la scuola introducendosi di notte nell’istituto.

Per gli studenti, si è trattato “di una sparuta minoranza che non ha rispettato la scelta democratica di tutti gli altri che hanno deciso“, al contrario di molte altre scuole occupate in questi giorni nel capoluogo pugliese, “di rimanere in assemblea permanente per costruire una proposta alternativa alla riforma della scuola proposta dal governo“.

All’incontro con la stampa non ha partecipato il dirigente scolastico ma la vicepreside, Angela Petruzzelli, la quale ha sottolineato che gli studenti hanno deciso autonomamente una diversa forma di protesta: “Da parte dei docenti – ha detto – non c’è stato mai nessun atto di supremazia nei confronti dei ragazzi che hanno anche chiesto di essere interrogati al termine delle assemblee“.

Sul caso si sono sollevate ieri le polemiche dell’Unione degli studenti (Uds), secondo i quali al Salvemini si sarebbe tenuto “un atteggiamento da regime“. Ma i rappresentanti degli studenti del Salvemini questa mattina si sono “dissociati dalle falsità e calunnie di chi ha infranto la legge e pretende di dare lezioni di democrazia dopo aver scavalcato le decisioni di tutti gli studenti“.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Sel, Nicola Fratoianni, che ha presentato una interrogazione parlamentare definendo la “reazione della dirigente scolastica sproporzionata“.

Sulla vicenda ieri era intervenuta anche la Flc Cgil con un comunicato stampa, per difendere le posizioni degli occupanti: “E’ sbagliato rispondere alle occupazioni delle scuole contro il piano buona scuola con le sospensioni e le denunce degli studenti alle autorità giudiziarie”.

L’ultimo caso – ricorda appunto il sindacato di via Leopoldo Serra – si è registrato al Liceo Scientifico Salvemini di Bari. Occorre favorire il dialogo per comprendere le ragioni di quelle proteste. La scuola italiana vive in continue emergenze con tagli pesantissimi, la messa in discussione del diritto allo studio e il tentativo di imporre una cultura aziendalista. Se si vuole veramente innovare il sistema di istruzione bisogna cambiare radicalmente le devastanti scelte politiche degli ultimi anni garantendo la partecipazione e non la repressione del dissenso”. La Flc Cgil conclude chiedendo il ritiro dei provvedimenti contro gli studenti.