Straordinari detassati. Benefici anche per la scuola?

Sembra ormai certa la decisione del nuovo governo di detassare gli straordinari, anche se in campo sindacale la decisione suscita qualche perplessità.

I benefici dovrebbero riguardare soltanto il settore privato, ma è giusto chiedersi se potranno esserci anche ricadute sui lavoratori pubblici.

Nella scuola gli straordinari sono stati sostituiti da tempo da attività aggiuntive all’orario di servizio e non obbligatorie che il personale scolastico può facoltativamente decidere di prestare.

Per tali prestazioni, normalmente compensate con il fondo di istituto, il personale docente riceve un salario accessorio, che va ad aggiungersi al trattamento retributivo fondamentale. Una parte di quelle attività aggiuntive sono conseguenti ad incarichi particolari, ma vi sono altre prestazioni, soprattutto da parte del personale Ata, che possono essere considerate sostanzialmente come prestazioni di lavoro straordinario, pur avendo altra denominazione.

Si tratta, quindi, di una differenza meramente nominalistica, ma non sostanziale. Proprio per questo potrebbe essere plausibile un tentativo sindacale di richiedere all’Amministrazione che anche quelle prestazioni dei dipendenti pubblici possano beneficiare del medesimo trattamento esentasse progettato per i dipendenti privati.