Stile Moratti

Sono state poche o nulle le esternazioni del nuovo ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Letizia Moratti, per poter esprimere le prime valutazioni sulla linea politica che intende adottare.
Per il momento ci si deve accontentare di piccoli fatti che trapelano dal palazzo della Minerva.
Con un comunicato di una decina di righe, diretto, senza aggettivi o enfasi del linguaggio, ha reso noti i nominativi del suo staff ai capi dipartimento, ai direttori generali e ai direttori regionali. Il nuovo capo di Gabinetto è Michele Di Pace, proveniente dall’Avvocatura generale dello Stato, capo dell’ufficio legislativo è Daniela Salmini (anch’essa Avvocato dello Stato), mentre Luciana Barazzoni, da tempo fidata collaboratrice del ministro, sarà la sua segretaria particolare. Punto.
Sembra che abbia anche richiamato, in questo caso senza un provvedimento formale, l’opportunità di un abbigliamento decoroso per il personale del ministero (in vista dell’estate camiciole e magliette sono quindi da considerarsi decisamente “out”).
Sobrietà, essenzialità senza cadute di stile. Potrebbe essere questo suo primo biglietto da visita un’anticipazione di un nuovo modo di governare che guarda ai fatti, in modo diretto, senza scadere nel banale. Vedremo se questo stile impronterà anche le delicate decisioni che il ministro dovrà presto prendere.