Spending review/6: gli esuberi utilizzati per supplenze

Nel maggio scorso, quando il Miur, alla vigilia dei corsi di riconversione professionale, ha reso nota l’entità del fenomeno dei docenti di ruolo in esubero (per effetto della contrazione dei posti e della riforma delle superiori), i sindacati si sono dichiarati fortemente preoccupati, mentre i funzionari ministeriali hanno gettato acqua sul fuoco parlando di riassorbimento (soprattutto nella primaria) per effetto dei pensionamenti. Erano 1.772 gli esuberi nella primaria, 540 nella secondaria di I grado, 8.131 in quella di II grado: 10.443 docenti in tutto. Non pochi da sistemare, anche se a conclusione dei trasferimenti occorrerà quantificare nuovamente l’entità degli esuberi.

Poi si sono avviati tra mille polemiche i corsi di conversione per trasformare quei docenti in insegnanti di sostegno. Polemiche che sono arrivate fino alla spending review, quando erano corse voci di soluzioni estreme, vista l’intenzione del MEF di ridurre o eliminare del tutto gli esuberi la cui spesa oscilla sui 350-400 milioni all’anno.

Le soluzioni contenute nel decreto, anche se meno drastiche di quelle temute, non eviteranno forse le polemiche. I docenti in esubero saranno utilizzati secondo questi criteri:

a) posti rimasti disponibili in altri gradi d’istruzione o altre classi di concorso, anche quando il docente non è in possesso della relativa abilitazione o idoneità all’insegnamento, purché il medesimo possegga titolo di studio valido;

b) posti di sostegno disponibili all’inizio dell’anno scolastico, nei casi in cui il dipendente disponga del previsto titolo di specializzazione oppure qualora abbia frequentato corso di formazione;

c) spezzoni di cattedra nella provincia in analogia ai casi precedenti;

d) utilizzato per la copertura delle supplenze brevi e saltuarie che dovessero rendersi disponibili nella medesima provincia nella medesima classe di concorso ovvero per posti a cui possano applicarsi le lettere a) e b) anche nel caso ne sia stata già disposta la messa a disposizione.