Smartphone e tablet a tavola: come comportarsi con i figli?

Diciamo la verità: tutti noi genitori, almeno una volta, abbiamo ceduto alla tentazione di mettere smartphone o tablet nelle mani dei nostri bambini. Sì, anche a tavola. Magari eravamo in pizzeria e avevamo bisogno di rilassarci un momento oppure i bambini ci hanno chiesto la possibilità di vedere una sola volta (“Dai mamma, ti giuro, una sola!“) quel cartone che gli piace tanto. Fatto sta che a tutti deve essere capitato poi di fare i conti con il problema di coscienza: è giusto che i figli stiano a tavola con smartphone e tablet? A rispondere ci ha pensato il portale AdoleScienza.it gestito da psicologi e psichiatri.

Non bisogna dimenticare che per una corretta educazione digitale – dice il team di psicologi del portale -, soprattutto a tavola, è decisivo il ruolo dei genitori e delle figure di riferimento: i genitori devono prima di tutto dare il buon esempio“. Insomma, detto in parole povere: niente tablet e smartphone nemmeno per noi, almeno a tavola. Quello che invece dovremmo fare è favorire il dialogo. “Il tempo del pranzo e della cena – leggiamo infatti sul sito – sono dei momenti fondamentali, nei quali potersi ritrovare in famiglia, parlare e condividere il piacere di stare insieme, gustando un buon piatto“.

Fin qui ci siamo. Le cose si fanno difficili ora: “È importante – dicono psicologi e psichiatri – far comprendere ai nostri figli che, così come il televisore acceso, uno smartphone o un tablet distraggono completamente da ciò che si sta mangiando e dalle persone che ci stanno vicino. Bisogna trovare dunque le strategie più adeguate per riuscire, almeno nei momenti importanti come quello dei pasti, a disintossicarsi da tablet e smartphone“.

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