Tuttoscuola: Scuola digitale

Smartphone in classe. Perché sì

Per ora resta in vigore il divieto introdotto dall’ex ministro Fioroni, ma lo stesso attuale ministro Stefania Giannini, destinataria della lettera del Gruppo di Firenze che la invita a bloccare le aperture del sottosegretario Faraone verso l’uso didattico dello smartphone, si era già espressa in più occasioni in modo da lasciare poche speranze ai sostenitori del divieto.

In occasione della sigla del protocollo di collaborazione con la Rai, lo scorso 7 giugno, per esempio, il ministro aveva detto, parlando delle nuove tecnologie, dei tablet e anche degli smartphone, che “non dobbiamo demonizzare questi strumenti di lavoro, in quanto sono anche strumenti di nuove abilità per i nostri ragazzi”. Concetto sviluppato in modo più esplicito da Faraone: “Si tratta solo di prendere atto della realtà e di trasformare uno strumento concepito solo come qualcosa da proibire in uno strumento utile per la didattica”. Il cablaggio delle scuole consentirà presto, a suo avviso, di “dotare gli studenti di strumenti che probabilmente già hanno”, e di “sviluppare una didattica orizzontale nell’utilizzo del digitale”, in sintonia con quanto “già accade nella vita quotidiana di ragazzi e ragazze”. Poi la frase che ha scatenato la reazione del Gruppo di Firenze: “Il divieto assoluto dell’uso dello smartphone in classe in vigore dal 2007, come ogni atteggiamento luddista, è oggi fuori dal tempo”.

Riteniamo che il giusto punto di equilibrio su questa materia sia quello espresso dal ministro quando ha parlato delle “nuove abilità” che l’impiego delle nuove tecnologie, smartphone compreso (sempre più simile ai computer portatili di ultima generazione e ai tablet), consente di acquisire. Nella didattica tradizionale la ‘copiatura’ era (giustamente) un dramma pedagogico perché danneggiava soprattutto chi copiava. Nella didattica della scuola digitale l’apprendimento cooperativo aiuta invece gli ex ‘copiatori’ a imparare, li coinvolge e li stimola molto di più, come dimostrano le ormai numerose esperienze sul campo ampiamente documentate da Tuttoscuola in appositi servizi, una parte dei quali accessibili direttamente dal nostro portale (http://www.tuttoscuola.com/scuoladigitale).

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