Sigismondo Ugo Barbano ‘Giusto tra le Nazioni’: un eroe sconosciuto della Resistenza Romana

Il 10 febbraio 2017 la Fondazione Wallenberg riconobbe il collegio S. Giuseppe-Istituto De Merode “House of Life” per aver offerto rifugio e speranza a cittadini romani di religione ebraica, durante le persecuzioni naziste. In quella occasione era prevista anche la medaglia per il preside dell’epoca, Sigismondo Ugo Barbano, promotore in prima persona di tanti salvataggi, con rischio della propria vita. Ma il nome di Sigismondo Ugo Barbaro non poté essere inserito “tra i giusti delle nazioni” perché l’iter burocratico non era ancora completato, anche se la maggior parte dei ricordi e delle testimonianze riguardavano proprio lui. Commoventi le testimonianze di alcuni rifugiati superstiti, come Gianni Polgar o Fausto Zabban; quanto mai interessanti per la storia della Resistenza a Roma i ricordi narrati da Walter Dennis nel volume autobiografico “Benedetti italiani, benedetti inglesi”, -ed. Ponte alle Grazie – per 10 mesi rifugiato al S. Giuseppe-DeMerode. Ora, il prossimo 10 maggio, sarà finalmente consegnata la medaglia di “Giusto fra le nazioni” alla memoria di Sigismondo Ugo Barbano. 

Un ritardo fortunato

Il ritardo della documentazione e il rinvio della parte riguardante il Preside del S. Giuseppe – De Merode, Sigismondo Ugo Barbano, è stato fortunato, perché la figlia, Maria Giovanna Barbano, rovistando tra le antiche carte del padre, ha trovato due paginette di un diario interessantissimo e certamente tenuto nascosto per paura di ritorsioni. La storia della Resistenza a Roma può aggiungere una bella pagina al periodo dal 26 luglio 1943 al 5 giugno 1944.  Sigismondo, nella sua qualità di Direttore – Preside, ospita un plotone del 13° Reggimento Artiglieria e poi uno del Reggimento Chimico, posti a guardia della “Deutsche Heim” di via Margutta e della “Agenzia Stefani, in piazza di Spagna, dà loro abiti civili, vitto e alloggio, nasconde le armi ed aiuta alcuni a raggiungere Napoli. Il 10 ottobre riceve il primo ragazzo ebreo, Fabio Tedeschi, e riceve i Carabinieri che sono fuggiti dalle caserme di Piazza del Popolo e S. Lorenzo in Lucina. Il comandante tedesco, colonnello Dolmann, residente a Via Margutta, tiene ben d’occhio il portone del S. Giuseppe e dietro denunzie manda ispezioni il 6 novembre 1943, a gennaio 1944, a febbraio, a marzo, aprile, finché il 27 maggio 1944 firma l’ordine di deportazione a carico del Direttore-Preside del S. Giuseppe-de Merode, Sigismondo Ugo Barbano.

I rifugiati 

Tra i rifugiati tanti nomi protagonisti della Resistenza romana, militari e civili: capitano Vigo di Gallidoro, col. Emmeler, col. G. N. Bordòli, ten. Capocaccia del SIM, magg. Galbiati, magg. C. Marzano, il gen. Martelli-Castaldi, medaglia d’oro, e l’avv. Volponi, caduti alle Fosse Ardeatine e i figli ricevuti in collegio. L’ex alunno ing. Vassalli, prima di essere fucilato il 24 maggio 1944 mandò il suo confessore, mons. Nasalli-Rocca, ad avvisare Sigismondo che risultavano gravi responsabilità sul suo conto, che il collegio era descritto come la sede di comitati insurrezionali e luogo di riunione della Democrazia Cristiana: Canaletti, Gronchi, Spataro, Scelba, Battista. A seguito delle informazioni, tre giorni dopo, il 27 maggio, Dolmann firma l’ordine di deportazione di Sigismondo, ma anche lo stesso giorno il Collegio ospita gli Ufficiali del comando insurrezionale, agli ordini del gen. Odone, che ha stabilito l’insurrezione per il giorno 5 giugno 1944. Gianni Polgar, vivente, nella cerimonia del 14 febbraio ha raccontato che nell’atrio della scuola aveva visto ammassati una grande quantità di moschetti, ma lui era bambino e non capiva.

La consegna della medaglia di Giusto fra le nazioni

Il prossimo 10 maggio, alle 11 e 15, presso il Centro Congressi P.zza di Spagna Via Alibert, 5A, a Roma, il Direttore del Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode e l’Ambasciata d’Israele in Italia consegneranno la medaglia di “Giusto fra le Nazioni” alla memoria di Sigismondo Ugo Barbano, all’epoca dei fatti Direttore del Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode, dove accolse e nascose giovani e fanciulli ebrei perseguitati dai nazifascisti durante la seconda guerra mondiale. Di seguito il programma.

Il programma 

Saluto del Direttore del Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode Fr. Alessandro Cacciotti
Intervento del Ministro Consigliere Dott. Rafael Erdreich Affari Pubblici e Politici Ambasciata d’Israele in Italia
Saluti delle Autorità e delle Istituzioni
Inquadramento storico del prof. fr. Emanuele Costa
Testimonianze dei salvati e dei salvatori
Consegna dell’onorificenza da parte del Dott. Rafael Erdreich