Sezioni primavera figlie di un dio minore?

La questione del mancato finanziamento delle sezioni primavera per il 2012 è indubbiamente di minore importanza rispetto a problematiche ben più rilevanti (concorso, Tfa, precariato, carosello di nomine, ecc.) che hanno contrassegnato questo scorcio d’anno scolastico.

Tuttavia la questione è servita involontariamente da cartina di tornasole per capire a chi interessa questo servizio educativo ancora in fase sperimentale.

Tra i partiti, soltanto il PD, con un paio di interrogazioni parlamentari, si è preoccupato di tentare il salvataggio del finanziamento. Da parte di tutti gli altri partiti, di maggioranza e di opposizione, silenzio totale, forse, perché nemmeno sapevano di cosa si trattasse.

Tra i sindacati di categoria non si sono registrate prese di posizione, richieste, interrogazioni, anche se erano in gioco 5mila posti di lavoro che potrebbero “saltare” a causa della mancata erogazione del contributo statale.

Ha preso posizione invece la Fism, la Federazione delle scuole materne fortemente coinvolta in considerazione del fatto che più della metà delle sezioni primavera funziona presso scuole dell’infanzia paritarie.

Non è stata in silenzio nemmeno l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, a doppio titolo interessata, in quanto circa il 20% delle sezioni funziona presso scuole comunali dell’infanzia o in convenzione, ma, soprattutto, perché nei territori dei piccoli Comuni le sezioni colmano, a basso costo, la carenza di strutture per la primissima infanzia (asili nido).

Una decisione profondamente penalizzante per famiglie e gestori, tra i quali rientrano numerosi Comuni… per questo non possiamo accettare questa regressione a fronte anche della richiesta di messa a regime del servizio ponendo fine alla sperimentazione”. Così Daniela Ruffino, Sindaco di Giaveno e Delegata ANCI all’Istruzione ha commentato la conferma della mancata erogazione, per quest’anno, dei finanziamenti previsti per le sezioni primavera, arrivata dal sottosegretario Ugolini nella risposta ad una interrogazione urgente della parlamentare Bastico.