Secondaria/2. Sulla pelle del latino

L’elemento “innovazione”, nell’area liceale, è rappresentato essenzialmente dai due percorsi opzionali che si affiancano al liceo scientifico e a quello delle scienze umane, denominati  rispettivamente opzione “scienze applicate” e opzione “economico-sociale”.

In entrambi i casi a pagare il conto delle novità, cioè a lasciare spazio ad altre discipline, è il latino (3 ore settimanali): con il rafforzamento delle scienze naturali e dell’informatica nel primo caso, con quello delle scienze sociali e l’inserimento di una seconda lingua straniera nel secondo.

Si tratta di percorsi nei quali possono in qualche misura riconoscersi alcune delle sperimentazioni di maggior successo degli ultimi vent’anni: l’indirizzo “scientifico-tecnologico” della sperimentazione Brocca (che anche in quel modello affiancava il liceo scientifico col latino), e il “liceo delle scienze sociali”, che accentuava, a spese del latino e della pedagogia, la valenza sociale dell’indirizzo socio-psico-pedagogico Brocca.

Sembra che la decisione (dell’ultimo momento) di non utilizzare la dizione “scientifico-tecnologico” per il percorso opzionale del liceo scientifico sia dovuta alla preoccupazione, a nostro avviso eccessiva, di non mettere questo percorso in concorrenza con il settore “tecnologico” della nuova istruzione tecnica. Basta uno sguardo ai rispettivi piani di studio per capire che l’aggettivo tecnologico avrebbe avuto un significato ben diverso nei due contesti: più legato al fondamento scientifico della tecnologia in generale nel primo caso, più riferito alle specifiche tecnologie di settore nel secondo. Ma l’aver rinunciato ad evidenziare la continuità, sia pure simbolica e nominale, tra il primo liceo scientifico “senza latino” e il percorso opzionale del nuovo liceo scientifico – ricorrendo peraltro ad una espressione ambigua come “scienze applicate” – non rende giustizia a quella che è stata probabilmente la sperimentazione più avanzata realizzata in Italia, quella che aveva con maggiore coerenza giustificato la sostituzione del latino con le discipline scientifiche, e che aveva costituito, pur partendo dal versante liceale, un ponte verso la dimensione tecnologica.