Secondaria/1. Quei nuovi vecchi licei

Dei tre grandi settori che facevano parte della scuola secondaria superiore italiana fino alla riforma Gelmini (il quarto, quello dell’istruzione artistica, non è mai stato considerato alla pari degli altri tre, tanto che in passato non faceva neppure capo a una direzione generale), quello che cambia di meno è il settore dei licei.

I nuovi piani di studio del liceo classico e del liceo scientifico ne confermano il carattere di scuole di formazione generale e di preparazione ad altri studi a livello universitario o comunque postsecondario, mentre l’ex istituto magistrale (che trova ora corrispondenza nel liceo delle scienze umane), già dal 2001 aveva perso le caratteristiche professionalizzanti di un tempo ed era diventato assai più simile agli altri licei.

Anche il piano di studio del liceo linguistico ne ribadisce le caratteristiche di licealità, cioè di scuola non professionalizzante, derivanti anche dalla sua storia di percorso sperimentale ampiamente attivato all’interno dei licei o degli istituti magistrali.

La gamma dei nuovi licei si completa con il liceo musicale e coreutico e il liceo artistico, nei cui piani di studio compaiono materie tipicamente “liceali” come la filosofia. Non a caso agli ex istituti d’arte viene offerta, in alternativa alla confluenza nel liceo artistico, la possibilità di passare nel settore “industria e artigianato” dei nuovi istituti professionali.

All’interno del binomio gelminiano tradizione-innovazione i licei rappresentano con ogni evidenza il primo dei due elementi: basta confrontare i nuovi piani di studio con quelli del vecchio ordinamento, a partire dall’orario “leggero” di 27 ore nel biennio. Nel liceo classico le materie più importanti per questo percorso – italiano, latino, greco, storia e filosofia – non subiscono variazioni di orario, salvo italiano nel biennio che perde un’ora allineandosi all’orario degli altri licei. C’è in po’ più di matematica e un po’ meno di latino nel liceo scientifico, ma si tratta di piccoli aggiustamenti. Se e quanto il liceo targato Gelmini sarà “nuovo”, non dipenderà dai piani di studio.