Seconda prova Matematica 2017: ‘Primo problema lontano dalla nostra realtà’, il pensiero di una maturanda

La bicicletta con le ruote quadrate per molti ha fatto da sfondo alla giornata del 22 giugno scorso, data della seconda prova di Maturità 2017. Proprio con questo strano oggetto hanno infatti dovuto fare i conti i maturandi del liceo scientifico, in particolare quelli che hanno deciso di svolgere il primo problema della prova. Una traccia che finalmente si avvicina alla quotidianità, al vissuto dei ragazzi? Non proprio, o almeno non è così per una studentessa che ha mandato a Tuttoscuola la sua riflessione al riguardo. La redazione ha deciso di pubblicarla:

“Ho trovato molta difficoltà leggendo la prima traccia della prova di matematica – scrive la maturanda – soprattutto nella comprensione della richiesta molto elaborata, tanto da decidere di svolgere il secondo problema pur non conoscendo alcuni argomenti perché non fatti in classe. Dopo la prova ci siamo confrontati tra compagni e abbiamo riflettuto su come il primo problema, legato alla realtà, fosse invece lontano ‘dalla nostra realtà’ di prove di matematica di questo tipo svolte nei cinque anni di liceo. Infatti il mio primo approccio con problemi simili a questo è avvenuto durante la simulazione d’esame svolta a metà maggio. Anche in quell’occasione avevo svolto la seconda tipologia di problema perché più ‘tradizionale’ e per la quale mi sentivo più preparata”.