Sdoppiare le classi: servirebbero 200 mila docenti in più. Il costo per un anno? 5 miliardi e mezzo

In attesa di conoscere le proposte che il comitato degli esperti presenterà al ministero per le attività didattiche in sicurezza per il prossimo anno scolastico (le ipotesi circolate sulla stampa sembra non riflettano in pieno i contenuti del documento, ancora non chiuso), Tuttoscuola ha ritenuto utile offrire alle scuole un sintetico strumento di riflessione per programmare l’organizzazione dei servizi scolastici: https://www.tuttoscuola.com/ritorno-a-scuola-riflessione-sui-parametri-di-organizzazione-dellattivita-didattica-a-settembre/ 

Le variabili di organizzazione dei servizi scolastici per l’anno prossimo sono sostanzialmente quattro: gli alunni della classe/sezione, lo spazio-aula, i docenti della classe, gli orari di lezione.

L’unico elemento invariabile è il distanziamento che condiziona i quattro parametri precedenti.

Proviamo a ipotizzare soluzioni possibili in dipendenza delle situazioni locali delle scuole.

Escludiamo gli istituti della secondaria di II grado per i quali si ipotizzano soluzioni che alternano attività in presenza con didattica a distanza, e limitiamoci ad analizzare soltanto le ipotesi per la scuola dell’infanzia e le scuole del primo ciclo.

Vi potrà essere un minimo numero di classi che grazie agli spazi disponibili e al basso numero di alunni per classe potrà svolgere l’attività didattica con i consueti orari.

Un numero di classi ben maggiore sarà costretto a dimezzare gli orari di lezione e a prevedere sdoppiamento della classe con doppi turni di lezione (eventualmente per mattino e pomeriggio), comunque d’intesa con le famiglie. Gli insegnanti della classe assicureranno la turnazione secondo il proprio orario normale di servizio.

Ma, se si vorrà mantenere l’orario delle attività utilizzando le aule a disposizione, occorrerà non solo prevedere lo sdoppiamento della classe, ma anche l’impiego di nuovi insegnanti da utilizzare soltanto per il 2020-21 (si spera, per l’andamento della pandemia). Quanti e con quali costi?

Partiamo dalla scuola dell’infanzia dove le sezioni sono 42.269 con un rapporto di 1,9 docenti per sezione. Se il 15% di quelle sezioni si sdoppia (6.340 sezioni) saranno necessari 11.991 nuovi insegnanti. Nella scuola primaria le classi sono 128.148 con un rapporto di 1,5 docente per classe; il 15% di quelle classi (19.222 classi) comporta un fabbisogno aggiuntivo di altri 28.990 docenti.

Per le 78.000 classi di scuola secondaria di I grado, dove il rapporto è di 1,8 docenti/classe, il 15% di classi coinvolte sarebbe di 11.700 classi e il fabbisogno aggiuntivo conseguente sarebbe di 21.024 docenti.

Complessivamente per il 15% di classi coinvolte servirebbero 62.005 insegnanti. Lo stipendio lordo comprensivo di oneri riflessi comporterebbe un costo complessivo fino al 30 giugno 2021 di 1.692.201.057 euro.

Se l’ipotesi dovesse coinvolgere il 30% delle classi, servirebbero 124.010 insegnanti per un costo complessivo di 3.384.402.114 euro.

Infine, nell’ipotesi estrema che si dovessero sdoppiare tutte le 248.417 classi/sezioni, per le 124.209 classi sdoppiate servirebbero 206.683 nuovi insegnanti per un costo complessivo per l’anno scolastico di 5.640.670.190 euro.

Contenere lo sdoppiamento al 15% dei casi su base nazionale potrebbe risolvere una buona parte delle situazioni più critiche. Ma occorrerebbe comunque un miliardo e 700 milioni. Ci sono questi soldi?