Scuole al freddo: il punto della situazione negli istituti romani

Plaid, piumoni e cappelli. Non è la descrizione di un abbigliamento adatto alla montagna, ma quello che sono invece costretti a indossare gli studenti romani per recarsi a scuola. Le temperature sono basse, i riscaldamenti di molti istituti rotti. Tutto ciò malgrado l’operazione “Scuole calde” voluta fortemente dal Comune della Capitale. Askanews fa un riepilogo della situazione che studenti e personale scolastico stanno vivendo a Roma in questi giorni, non appena rientrati dalle vacanze di Natale.

Scuole al freddo: dal Talete al Tasso – Al Talete, storico liceo in Prati, ragazzi e insegnanti sono al gelo per via dei riscaldamenti che hanno smesso di funzionare. Questo mentre un guasto all’erogazione dell’acqua costringe, nella giornata del 12 gennaio, gli oltre 2mila studenti dei licei Augusto Righi e Torquato Tasso a non frequentare le lezioni per il terzo giorno consecutivo. Un guasto analogo si era verificato meno di un mese fa.

Scuole al freddo: anche elementari e medie – Questi problemi purtroppo non rimangono casi isolati che toccano solo le scuole superiori. A essere coinvolte sono pure le elementari e gli asili – a San Giovanni, ma anche in Corso Trieste e in pieno centro storico – costringendo i genitori a tornare a riprendere i bambini.

Scuole al freddo: la parola al Comune – Una situazione drammatica insomma, eppure secondo l’ultimo report pubblicato dal Comune “su un totale di 1.124 impianti termici nelle scuole di competenza di Roma Capitale si sono verificati in tutto 62 malfunzionamenti o mancati avvii, pari a circa il 6% del totale degli impianti a servizio degli edifici scolastici. Su circa 20 di questi si è già intervenuti nella giornata di domenica 8 gennaio 2017. I restanti malfunzionamenti si sono verificati nella mattinata del 9 gennaio e sono stati tutti risolti ad eccezione di 7 situazioni più problematiche“.

Scuole al freddo: studenti e genitori in protesta – Se i ragazzi sembrano essere i primi a non soffrire più la situazione e a rifiutarsi di entrare in classi gelide, anche molti i genitori sono sul piede di guerra. Al liceo scientifico Torricelli, a Roma Nord, per esempio, sono diverse le mamme e i papà che stanno alzando un polverone. Nell’istituto il riscaldamento funziona, ma viene acceso intorno alle 9 (anzichè alle 5 come previsto) e spento alle 12: aule e corridoi gelati, tutti in classe con giacca a vento e cappello. “Molti ragazzi si sono raffreddati – lamenta una rappresentante di classe – anche preside e vicepreside. E se i ragazzi comunque stanno senza riscaldamento dalle 12 alle 14 ora d’uscita, non va meglio ai professori che stanno facendo gli scrutini e restano al freddo fino alle 19“. Di più: “A quanto mi riferiscono altri rappresentanti di classe – aggiunge – al liceo Seneca i ragazzi, senza riscaldamento dal giorno di rientro dalle vacanze di Natale, sono stati rimandati a casa; al Fermi, riscaldamento in funzione nei primi due giorni di grande freddo, oggi spento. Anche da noi al Torricelli oggi se non fosse partito il riscaldamento entro le 9 la preside aveva anticipato che avrebbe rimandato tutti a casa. Poi è stato acceso“.