Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Uova contro la prof durante compito in classe: come prevenire?

Riesce a entrare nella scuola, arrivare in classe e lanciare uova contro la prof. Tutto mentre gli studenti sono impegnati nello svolgimento di un compito in classe. Perché? Non è dato saperlo, forse voleva vendicarsi di un brutto voto di un suo amico.

Il fatto è avvenuto al liceo Nicolini Palli e a raccontarlo è la versione online del quotidiano IlTirreno, edizione di Livorno. Successivamente al blitz la dirigente scolastica ha denunciato l’accaduto alla Polizia, che ha iniziato le indagini.

Sempre più spesso ci troviamo a commentare e a riflettere sui comportamenti dei nostri studenti, sulla gravità di alcuni di questi, sulla dimensione mediatica di quanto avviene nelle aule scolastiche.  Se è vero che i casi che balzano, tristemente, agli “orrori” delle cronache, sono spesso isolati e sintomi di un malessere più profondo, non possiamo non considerare quanto questo disagio stia pericolosamente aumentando e sfociando sempre più spesso in comportamenti a rischio.

Pur condannando fortemente ogni atto violento, dobbiamo chiederci, in quanto educatori, come poter intervenire per aiutare i ragazzi a comprendere la gravità dei loro comportamenti  e il perché  sia sbagliato compierli.

Un adolescente che entra in una scuola “armato” di uova è un giovane che può e deve essere aiutato. La scuola deve ripartire dalla creazione di un rapporto stabile e di qualità tra alunni, famiglia e scuola stessa, affinché dall’alleanza e dal riconoscimento reciproco, possano scaturire comportamenti basati sul rispetto, la responsabilità, il raggiungimento del bene comune.

Come possiamo intervenire noi docenti ed educatori?” si chiede la prof.ssa Carla Sacchi, dell’Istituto Comprensivo di Castel Goffredo, in provincia di Mantova. “Spesso lamentiamo di non aver il tempo necessario per svolgere le molte incombenze burocratiche che la scuola richiede a scapito della preparazione del materiale didattico o della relazione con gli studenti. Quanto ci servirebbe anche fermarci a riflettere sui tempi di ascolto generoso che dedichiamo ai nostri studenti! Perché uno studente che sta vivendo un periodo o anche solo un momento di disagio non sente di poterne parlare con il professore?  Serve ricostruire un patto di fiducia basato sull’ascolto, sul dialogo, sulla responsabilità del proprio ruolo educativo che proprio e ancor di più dinanzi agli studenti protagonisti di comportamenti inadeguati assume il valore che la nostra professione dovrebbe avere“, conclude la prof. ssa Sacchi.

Finché avremo alunni che compiono atti di bullismo e cyber bullismo, ragazzi che tirano le uova ai propri docenti, giovani protagonisti di azioni e comportamenti violenti e inadeguati ai contesti scolastici, sarà la scuola stessa che sta perdendo. Per vincere è necessario farlo insieme, ma ripartendo dai bisogni, dai desideri e dalle necessità dei nostri studenti. 

Forgot Password