Scuola dell’Infanzia, più di 30 mila bambini anticipatari nel Mezzogiorno

Altro momento non esaltante di offerta formativa nella scuola dell’infanzia è l’anticipo di iscrizione, consentito a bambini che i tre anni li compiono dopo la normale scadenza del 31 dicembre e comunque entro il 30 aprile (con scuole compiacenti e interessate che accolgono bambini nati anche dopo il 30 aprile!). Quei bambini anticipatari sono costretti ad adeguarsi ad attività didattiche e ai tempi previsti a misura per i bambini più grandi (ma può avvenire il contrario con i più grandi che segnano il passo).

La scelta degli anticipi, quando non è sollecitata dalla stessa scuola in cerca di ‘clienti’ per stare sul mercato, è dovuta essenzialmente a due ragioni: mancanza sul territorio di servizi per la prima infanzia e minori costi di frequenza rispetto a quelli di nidi d’infanzia. 

C’è anche una ragione nascosta ma non troppo: gli anticipi sono materia preziosa per mantenere i livelli occupazionali degli organici soprattutto nei territori maggiormente colpiti dal calo demografico.

Il Sud Italia e le Isole, i territori che più di altri risentono della mancanza di servizi per la prima infanzia, si avvalgono più di altri dell’istituto dell’anticipo nella scuola dell’infanzia.

E non solo nelle scuole statali, ma anche nelle scuole paritarie che, ancor più delle prime, hanno bisogno di stare sul mercato per sopravvivere, l’anticipo è vitale per stare sul mercato secondo una logica di concorrenza, al punto da accoglierne il 5,5% dei propri iscritti, con punte del 14,7% in Calabria e del 10% in Campania e Sicilia.

Nel 2016-17 gli anticipatari nelle scuole statali dell’infanzia sono stati più di 47 mila (il 5% del totale iscritti); nelle regioni meridionali sono stati più di 30 mila! 

Anticipi nelle scuole statali infanzia 2016/17

Aree

bambini

Anticipatari

Sud

290.665

21.791

7,5%

Isole

133.080

8.833

6,6%

Centro

203.930

6.926

3,4%

Nord Ovest

203.756

6.291

3,1%

Nord Est

114.247

3.316

2,9%

Italia

945.678

47.157

5,0%

Elaborazione di Tuttoscuola.com su dati Miur