Scuola cattolica: Cei, ragioni ideologiche ostacolano la parità

“A proposito della scuola paritaria, ci sono ancora delle ragioni ideologiche che ostacolano il suo pieno riconoscimento all’interno dell’unico sistema nazionale di istruzione” anche se “il dialogo, soprattutto con il Miur, esiste ed è proficuo”. Secondo quanto riporta l’Agi, a denunciarlo è Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei.

In un’intervista pubblicata sull’ultimo numero di “Docete”, rivista della Fidae diretta da padre Gianni Epifani, Diaco parla di “pregiudizi” che “esistono ancora, direi anzi che resistono” in chi pensa che “in quanto gestite da privati, sarebbero scuole d’elite, per i figli della borghesia, in cui avverrebbe un indottrinamento politico e religioso”.

Questo si aggiunge ad “una concezione che identifica il servizio pubblico con la sola gestione statale: una visione che è ormai superata in tutti i settori della vita sociale tranne che nella scuola”.

Secondo il direttore Cei, il paradosso è che “limitando l’erogazione delle risorse pubbliche alle scuole pubbliche paritarie, davvero si finisce per privilegiare chi è più abbiente e può permettersi di pagare una retta”. In realtà, per Diaco “se molte scuole paritarie sono in difficoltà è anche perché non vogliono rinunciare alla loro vocazione popolare e solidale”.

Il direttore ricorda poi che “non esiste un’educazione neutra dal punto di vista dei valori che trasmette: lo ripete spesso anche Papa Francesco”, sottolineando che “sbaglierebbe chi pensasse che i cattolici si preoccupano solo delle ‘loro’ scuole”. “Al mondo ecclesiale – precisa – sta a cuore la scuola nella sua interezza”. Diaco, inoltre, annuncia che, rispetto alle scuole cattoliche, nel prossimo futuro verranno diffuse “buone pratiche ed esperienze che hanno saputo trasformare la crisi in opportunità”.