Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Scrittori meridionali del ‘900 cancellati dai programmi, il Miur smentisce

Nei giorni scorsi il parlamentare di Grande Sud Ugo Grimaldi aveva denunciato, come una “vera e propria indecenza” la cancellazione, da parte dell’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, “dai programmi scolastici (dalle Indicazioni nazionali, NdR) delle scuole secondarie superiori gli autori meridionali del ‘900”. La lista degli autori proscritti comprendeva importanti autori del nostro ‘900, come Sciascia, Quasimodo, Vittorini e Silone.

Oggi il Ministero dell’Istruzione ha diffuso una nota in cui qualifica questa notizia come “infondata”. Spiegano infatti da viale Trastevere: “Le Indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei rappresentano un’intelaiatura sulla quale, autonomamente, ciascuna istituzione scolastica decide di disegnare il proprio Piano dell’offerta formativa“.

Sono dunque “indicazioni, come dice la parola stessa, che non dettano alcun modello didattico-pedagogico prestabilito, né tanto meno vogliono prediligere un autore ad un altro tra i tanti che arricchiscono la nostra letteratura, come quelli, in questo caso, del secondo Novecento. Al momento della loro formulazione si è scelto dunque di non redigere una lista, che non sarebbe potuta essere in ogni caso esaustiva, ma di fornire degli esempi dando spazio proprio al secondo Novecento, a cui spesso il Ministero è stato accusato di non dare il dovuto rilievo“. Insomma, continuano, dal dicastero dell’Istruzione, si è puntato “all’essenziale, per permettere a ciascun insegnante di costruire un percorso di studi nella piena libertà del proprio ruolo“.

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