Scolarizzazione, uno su sette si ferma alla terza media

Nell’allarme lanciato nei giorni scorsi da Save the Children sulla povertà infantile c’è anche un dato che riguarda i livelli di scolarizzazione dei nostri giovani.

Secondo il servizio, la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandonano precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, tocca il 14,7%. Ciò significa che un giovane italiano ogni sette ha soltanto la licenza media oppure si è fermato alla licenza elementare o addirittura non ha conseguito alcun titolo.

Temiamo che la percentuale possa essere ancora più elevata, ma la registriamo, comunque, come possibile e, purtroppo, molto al di sopra della media europea che, secondo la stessa indagine, è posizionata all’11%.

Se i giovani nella fascia tra 18 e 24 anni sono in questa non piacevole condizione, la restante popolazione italiana in età lavorativa, cioè tra i 24 e i 64 anni, in quale percentuale è in possesso della sola licenza media (o forse nemmeno di quella)?

La domanda non è oziosa e non vuole essere una semplice curiosità statistica, perché il livello di scolarizzazione è condizione essenziale per lo sviluppo di un Paese. E, se i livelli di scolarizzazione sono fortemente differenziati, il Paese marcia a velocità diverse con effetti contrastanti sul piano sociale ed economico.

È quello che emerge dai dati Istat, che ogni anno riporta la situazione del possesso di titoli di studio della popolazione italiana. Situazione che esaminiamo con attenzione circoscritta al possesso dei titoli di studio minori (licenza elementare e licenza media).