Sciopero generale della scuola del 17 maggio: prova del fuoco per Bussetti

In vista dell’incontro con i sindacati fissato per lunedì 8 aprile alle 19,  per avviare un confronto sulle questioni che hanno portato a minacciare lo sciopero generale per il 17 maggio prossimo,il ministro dell’istruzione Bussetti ha aggiunto un altro elemento di discussione: il calo demografico e il suo impatto sugli assetti organizzativi del sistema, pubblicando su Facebook questa nota: “I cambiamenti della società sono una sfida. Con la collaborazione delle forze politiche e sociali possiamo governare le dinamiche demografiche, riuscendo a offrire più scuola ai nostri ragazzi. Di questo parleremo domani nell’incontro con i sindacati al MIUR”.

I cinque sindacati rappresentativi (i tre confederali, più Snals e Gilda), dopo l’infruttuoso tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro (anziché presso la sede del Miur, controparte naturale delle rivendicazioni avanzate) hanno infatti chiesto e ottenuto un incontro con il ministro. All’incontro ha chiesto di partecipare anche l’Anief, il solo sindacato rappresentativo che non aveva sottoscritto la proclamazione, e che ora ha deciso di aderire: il 17 maggio potrebbe davvero essere sciopero generale.

Per il ministro Bussetti la mobilitazione generale rappresenta la prima prova del fuoco del suo mandato. Tra poche ore dovrà dimostrare di sapere fronteggiare l’agguerrita delegazione sindacale e, soprattutto, dovrà disporre di concrete e credibili proposte per evitare una astensione che potrebbe avere ripercussioni politiche alla vigilia delle elezioni europee.