Scadenzario degli anticipi di iscrizione

Se dunque si riapriranno le iscrizioni alla prima elementare e alla scuola dell’infanzia, dovranno seguire con urgenza una serie di adempimenti amministrativi. Proviamo a immaginare cosa realisticamente potrebbe accadere.
Innanzitutto, in assenza di una norma legislativa di riferimento le iscrizioni dovranno essere effettuate con riserva (pre-iscrizioni) e la loro accettazione sarà subordinata all’approvazione di una nuova legge (quella di riforma o altra).
La disposizione ministeriale dovrà essere emanata subito per dar modo alle scuole di informare le famiglie sull’opportunità offerta e di consentire a queste ultime di disporre del tempo necessario per decidere comunque nelle prime settimane di giugno, prima delle partenze per le vacanze.
Le scuole dovranno accertare, in base al numero di pre-iscritti, l’eventuale costituzione di nuove classi e sezioni e il conseguente possibile fabbisogno di locali e di nuovo personale da assumere.
Per i locali non immediatamente disponibili occorrerà accertare in via preventiva l’impegno dei Comuni a provvedere (potrebbero rifiutarsi, vanificando parzialmente l’operazione anticipi e costringendo le scuole ad una difficile selezione delle richieste).
Al fabbisogno di docenti l’Amministrazione scolastica dovrà comunque sopperire con nuove assunzioni da effettuarsi entro il 31 luglio, come prevedono le nuove norme di legge.
A quel punto, se la legge di riforma fosse ancora in alto mare, la situazione di pre-iscrizioni determinatasi potrebbe legittimare un provvedimento di urgenza e di necessità che, in altra condizione, non avrebbe giustificazione alcuna. Un decreto legge estivo consentirebbe insomma al ministro di aggirare le resistenze sugli anticipi all’interno della stessa maggioranza parlamentare.
Non sarebbe difficile immaginare le polemiche che un tale piano potrebbe scatenare. Già oggi ci sono delle avvisaglie precise. La senatrice Ds Maria Grazia Pagano, intervistata da “Tuttoscuola” (che nel numero di giugno pubblica un’intervista anche al senatore Valditara, responsabile scuola di AN), denuncia che “il Ministero ha richiesto solo in questi giorni – alle scuole, neanche agli enti locali – di fare un monitoraggio di quanti bambini prevedono possano usufruire dell’anticipo. Questo – accusa la Pagano – è dilettantismo, pressapochismo che fa spavento”. Fuoco alle polveri.