Sabato 17 novembre, mobilitazione europea degli studenti contro la crisi

Gli studenti medi e universitari tornano in piazza. Sabato 17 novembre, giornata mondiale dello studente, nuova mobilitazione in tutta Italia per protestare contro “la drammatica situazione in cui versa il sistema italiano d’istruzione pubblica”, con “scuole che cadono a pezzi“, tasse universitarie in aumento, tagli alle borse di studio.

Gli studenti organizzeranno per stasera la ‘notte bianca dell’istruzione pubblica’, una cornice ampia nazionale che verrà declinata sui territori con mille iniziative da svolgersi dal secondo pomeriggio a domattina – spiega Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi – da Perugia a Caltanissetta, passando per Napoli, Ascoli, Verona, Ferrara, Frosinone e tante altre ancora, tra musica, dibattiti e spettacoli, riprendiamo i nostri spazi e rimettiamo al centro l’Istruzione“.

Il 17 novembre, continua il portavoce della Rete degli Studenti Medi, “sarà la giornata di mobilitazione internazionale, con cortei, iniziative e assemblee in molte città italiane per chiedere il cambiamento e politiche nuove, che non siano quelle del rigore finanziario, dell’austerity e del taglio al welfare“.

Per la prima volta abbiamo costruito, con gli studenti di Francia, Austria, Belgio, Spagna e Germania un appello unico di mobilitazione europea – afferma Michele Orezzi coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari – L’appello (scaricabile sul sito ufficiale www.17novembre.it) cerca di tenere dentro le richieste di una generazione intera, con tutta l’energia e voglia di cambiamento che hanno portato in piazza anche il 14 più di 300mila studenti in tutta Italia. Basta politiche di austerità. È ora di investire nell’istruzione pubblica e nella cultura. Ci hanno congelato il presente e rubato il futuro, e se vogliamo costruire un’Europa nuova, non si può che investire nel presente di noi studenti, noi giovani, che di questa Europa rappresentiamo la speranza e il futuro“.