RSU: l’incognita dei precari al voto. L’Anief ci spera

 

La novità principale di queste elezioni RSU 2015 è di avere tra gli aventi diritto al voto il personale scolastico con contratto a tempo determinato (contratto annuale e fino al termine delle attività al 30 giugno).

 

Da un primo calcolo ufficioso, tra docenti e Ata, questi nuovi elettori potrebbero essere circa 117mila. Una quota non indifferente che fa gola a tutti ma, in particolare, all’Anief che in questi anni ha fatto della difesa dei precari il suo principale cavallo di battaglia.

 

Nelle elezioni RSU di tre anni fa quel sindacato, al di là di risultanti interessanti in alcuni territori, non riuscì a raggiungere a livello nazionale il limite richiesto per entrare tra i sindacati rappresentativi (5% tra tasso di sindacalizzazione e tasso elettorale).

 

Raccogliendo voti tra i precari l’Anief potrebbe conseguire un risultato interessante nelle prossime elezioni e, avvalendosi delle numerose deleghe di iscrizione (sembra risulti essere il sesto sindacato più sindacalizzato), potrebbe raggiungere quel 5% che darebbe diritto a partecipare alle contrattazioni nazionali e ad avere distacchi di personale. 

 

Questi i risultati delle elezioni di tre anni fa, punto di partenza in vista del prossimo turno elettorale (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_671-2.docx).