Rozzano: No festa di Natale, ma festa d’inverno a gennaio

Laicità della scuola. Tolti anche i crocefissi

Diverse agenzie di stampa hanno battuto questa mattina una notizia, tratta dal quotidiano ‘Il Giorno’ che, se vera, provocherà pesanti polemiche.

Questo il servizio dell’agenzia DIRE.

Manca meno di un mese al Natale, i negozi cominciano ad addobbare le vetrine, le strade iniziano ad essere illuminate a festa. Ma a Rozzano, nel Milanese, all’Istituto comprensivo Garofani (che ingloba scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) tutto questo rischia di passare in secondo piano.

Come racconta il quotidiano ‘Il Giorno’, infatti, il dirigente scolastico reggente Marco Parma ha deciso di cancellare il Concerto di Natale e di rimuovere i crocifissi dalle aule.

Una doppia scelta che ha provocato la reazione indignata dei genitori degli studenti, motivata dalla volontà di applicare, scrive il Giorno, “una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi”.

La ‘Festa musicale di Natale’ – appuntamento che negli ultimi anni si è tenuto al Teatro Fellini di Rozzano, fatto di canti e cori, natalizi e non, e frutto del lavoro dei bambini – è stata rinviata a gennaio e tramutata in ‘Festa d’Inverno’.

E ad alcuni genitori, che oltre a canzoni come ‘Jingle Bells’, hanno chiesto di inserirne con caratteristiche più religiose ‘Tu scendi dalle stelle’, il preside Parma – già candidato sindaco per una lista civica e per il M5S – ha replicato con un secco ‘no’.

Secondo il Giorno “in nome della laicità della scuola pubblica”.

Perché lo spostamento della festa? La vicepreside Ornella Godi ha così replicato: “Per evitare strumentalizzazioni. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo. Niente ‘Tu scendi dalle stelle’ ma nemmeno ‘Jingle Bells'”. Intanto, alcuni genitori avrebbero già palesato l’intenzione di boicottare la festa.

Altro capitolo è quello dei crocifissi rimossi. Parma sostiene che “i crocifissi non ci sono da tempo, un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta”.

La vicepreside, invece, spiega “che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano”.