Finisce nel mirino delle associazioni ‘Giuristi per la vita’ e ‘Pro Vita onlus’ il liceo Giulio Cesare di Roma. Le due associazioni, riferiscono le agenzie, hanno presentato una denuncia alla Procura di Roma nella quale ipotizzano i reati di pubblicazione di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni con riferimento al fatto che ad allievi di età compresa tra i 14 e i 16 anni “sono obbligati a leggere un romanzo a forte impronta omosessualista dal titolo ‘Sei come sei’, della scrittrice Melania Mazzucco“.

Nella denuncia si parla “di divulgazione di materiale dichiaratamente osceno” che ”non può non urtare la sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni“.

Immediate le polemiche. La Federazione degli studenti (Fds) di Roma scende in campo a difesa della scelta didattica dei professori del liceo Giulio Cesare e condanna la manifestazione organizzata stamani davanti all’istituto dagli aderenti a ‘Lotta studentesca’, con l’esibizione di manifesti “omofobi”, giudicandola “un atto retrogrado e vile che dimostra l’incapacità di una parte della società a progredire“.

Di parere opposto il Moige, che parla di “gravissima violazione del patto di corresponsabilità tra genitori e scuola“. È  quanto sostiene Maria Rita Munizzi, presidente del movimento, a cui giudizio “sui temi sensibili, come sesso, relazioni e affettività, va lasciata ampia libertà di scelta ai genitori e vanno condivisi approcci e metodi da applicare in classe, che devono essere in sintonia con quanto condiviso in famiglia. Non è ammissibile divulgare a scuola materiale dichiaratamente pornografico, e sottoporlo ai minori abusando della propria autorità di insegnanti.”

Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, parla di “ridicola provocazione portata avanti da chi non vuole che la scuola sia un luogo aperto e inclusivo” e sottolinea che “le diversità sono una risorsa, mai devono essere un problema”.

Al momento non risulta comunque che la Procura di Roma abbia ancora preso in considerazione la denuncia a carico dei due professori.