Nuovo esame di maturità, Rete degli studenti: ‘No Invalsi’, Gilda: ‘Rimanga terza prova’

Non farà parte della nuova maturità, quella regolamentata dal decreto delegato sulla valutazione e l’esame di Stato, ma sarà uno dei criteri di ammissione dall’anno scolastico 2017/18. E i ragazzi non ci stanno. Rete degli Studenti, infatti, si dichiara fortemente contrariata ed esprime perplessità anche sul possibile inserimento di quesiti relativi all’educazione finanziaria. Anche Gilda Insegnanti esprime i suoi dubbi sullo schema di decreto e chiede di mantenere il quizzone.

Il test Invalsi – spiega l’associazione studentesca – nasce come strumento di valutazione di sistema e non possiede dunque alcun tipo di requisito utile alla valutazione individuale dello studente, inoltre andando ad affiancare il risultato a quello dell’esame si va a perdere uno dei requisiti fondamentali del test: l’anonimato. Crediamo infatti che la valutazione di uno studente non possa basarsi sul risultato di un test a crocette ma debba tenere conto delle competenze acquisite durante tutto l’anno, dei miglioramenti fatti da ogni singolo studente e delle peculiarità e inclinazioni soggettive di cui ognuno di noi è caratterizzato“.

Anche Gilda parrebbe essere d’accordo con Rete degli Studenti per quanto riguarda la prova Invalsi e, alla richiesta di eliminare il test come criterio di ammissione, il sindacato ha aggiunto anche quella di ridurre il peso dell’alternanza scuola – lavoro all’esame e di mantenere la terza prova: “Sia per l’esame del primo ciclo che per quello del secondo – ha quindi aggiunto – dovrebbe essere il Consiglio di classe a decidere in modo motivato l’accesso o meno dello studente all’esame a prescindere dalle medie aritmetiche dei voti con l’esclusione del voto di condotta“.