Quel terzo dei licenziati che non arriva in tempo al diploma

Nei giorni scorsi l’Ufficio Statistica e Studi del Ministero dell’Istruzione ha pubblicato un Focus su

Esiti dell’esame di Stato e degli scrutini nella scuola secondaria di I grado – Anno scolastico 2015/2016, all’interno del quale ha svolto anche un’indagine sul percorso che gli alunni seguono dopo il conseguimento della licenza.

La maggior parte dei ragazzi (92,7%) segue il percorso scolastico nella scuola secondaria di II grado, mentre in minima parte entrano nella formazione professionale regionale.

Grazie all’anagrafe degli alunni, l’Ufficio ha potuto seguire il percorso scolastico dei licenziati mettendo in relazione l’uscita dal primo ciclo dell’a.s.2010/2011 con i risultati dell’Esame di Stato cinque anni dopo (a.s.2015/2016): di 100 studenti “licenziati”, che si sono iscritti in un percorso di secondo ciclo, 67 arrivano a svolgere l’Esame di Stato del secondo ciclo nei tempi previsti.

Se soltanto il 67% arriva, senza ritardi, fino all’ultimo anno prima dell’esame finale, ciò significa che il restante 33%, cioè esattamente un terzo, si perde lungo il percorso con ripetenze o abbandoni (in taluni casi con passaggio alla scuola non statale o l’istruzione e formazione professionale).

Si tratta di un dato, a dir poco, clamoroso che smentisce in modo netto e incontrovertibile quei dati stimati di dispersione del 15-17% su cui si sono spesso adagiati con eccessivo ottimismo molti commentatori politici; dati ai quali Tuttoscuola (ma non solo) aveva da sempre contrapposto quelli appunto sulla dispersione nella scuola secondaria superiore statale (gli unici disponibili), auspicando che l’anagrafe degli alunni contribuisse a fare chiarezza su quella differenza troppo ampia.

E l’anagrafe, come si vede, un primo chiarimento l’ha dato. Potrebbe ora approfondire lo studio cercando di individuare la sorte di quel 33% di studenti non arrivati. Sarà improbabile che per metà siano rimasti, come ripetenti, all’interno del sistema e soltanto l’altra metà (15-17%) abbia abbandonato disperdendosi.

Tuttoscuola, seguendo un metodo più empirico (confronto del numero degli iscritti al 1° anno con quelli del quinto anno della secondaria statale di II grado) ha rilevato che nel medesimo periodo considerato dallo studio ministeriale il tasso di dispersione è stato del 26,3%.