Punto di svolta del Miur/2: comprendere e governare le trasformazioni

Le modifiche concorreranno a ridisegnare l’intero sistema di gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche autonome secondo principi di efficienza, tempestività ed efficacia dell’azione amministrativa.

Una novità importante che aiuta a tastare il polso su come e quanto la legge relativa alla “Buona Scuola” è stata compresa ed attuata dal Miur: le scuole per la prima volta vengono messe nella condizione di programmare realisticamente, e quindi di realizzare, le proprie attività sin dall’inizio dell’anno scolastico basandosi su risorse finanziarie certe ed erogate già nel mese di Settembre (periodo settembre-dicembre). In aggiunta la Buona Scuola ha previsto l’obbligo per il Ministero di comunicare, sempre nel mese di settembre, l’entità delle risorse finanziarie che saranno assegnate alle scuole per il periodo Gennaio-Agosto, nonché di erogare tali risorse nel mese di gennaio.

La decisione della competente direzione generale è senza dubbio il punto di partenza di un processo di rinnovamento che mette la trasparenza e l’accountability al centro dell’agire amministrativo. Il Miur deve fare anche di più ovviamente perché il processo di rinnovamento è alimentato dalla condivisione delle esigenze e delle difficoltà di ciascun soggetto che a diverso titolo e ruolo concorre all’erogazione del servizio d’istruzione. Ogni riforma comporta un adattamento comportamentale, una diversa forma mentis.

Un chiaro rapporto di collaborazione/alleanza tra chi “dirige” il sistema amministrativo e chi “dirige” le scuole è la testimonianza concreta di una trasformazione sociale. Per disegnare il nuovo occorre capire che cosa di diverso serve rispetto al passato.  Per fare gestione amministrativa non è sufficiente essere esperto di diritto…, serve esperienza delle situazioni che si concretizzano presso le comunità scolastiche.