Pubblicati i risultati del monitoraggio sulle Indicazioni

Sono in linea sul sito del Miur (www.istruzione.it) a cura della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici gli esiti del monitoraggio sulle indicazioni per la scuola dell’infanzia e del 1° ciclo.

Il monitoraggio, previsto dal regolamento di riordino del 1° ciclo (DPR 89/2009), è stato condotto nell’autunno scorso dall’Ansas di Firenze mediante un questionario a risposta chiusa, i cui dati sono stati elaborati e commentati da un apposito gruppo di lavoro.

Nel presentare gli esiti di questo monitoraggio, per il momento limitati alla sola parte generale (Formulario A), il Miur ha reso noto che “alla compilazione del questionario, rimessa all’autonoma determinazione delle istituzioni scolastiche” hanno partecipato 5.986 istituzioni statali e 4.250 paritarie  “che a loro volta hanno interessato complessivamente gli insegnanti di 213.600 tra sezioni e classi dei tre ordini di scuola interessati”.

Nella nota di presentazione (prot. 2085 del 2 aprile 2012), dopo aver ricordato che “finalità del monitoraggio e degli esiti che ne sono derivati era quella di contribuire a rilevare lo stato di attuazione delle Indicazioni nazionali e per il Curricolo, al fine di concorrere all’obiettivo finale della loro eventuale revisione, il Miur ha precisato che “scopo finale del monitoraggio non era quello di rilevare l’orientamento delle scuole in merito alla scelta o all’attuazione delle Indicazioni nazionali o delle Indicazioni per il Curricolo. La rilevazione non aveva infatti una finalità referendaria rispetto all’una o all’altra opzione”.

Non un referendum sulle Indicazioni Moratti o Fioroni, ma soprattutto altro. Cosa lo dice sempre la nota ministeriale, che precisa: “Per una adeguata conoscenza dello stato di attuazione delle Indicazioni è stato ritenuto opportuno, piuttosto, conoscere il contesto di riferimento all’interno del quale le scuole hanno sperimentato Indicazioni e riforme del sistema. Si è cercato di conoscere, in particolare, il modo con cui la scuola ha percepito e attuato il cambiamento complessivo intervenuto nel recente periodo, utilizzando gli strumenti offerti dall’autonomia scolastica e interpretando le modifiche legislative delle recenti riforme, mediante opportuni adattamenti al proprio contesto di riferimento.

Il questionario ha, pertanto, privilegiato l’individuazione di indicatori e descrittori relativi agli elementi fondativi della riforma.

Il report su questa parte generale è accompagnato da una nota metodologica e da una cinquantina di tabelle con i dati raccolti, articolati per regione e area geografica.

La nota ministeriale informa che le altre parti del monitoraggio, relative agli specifici settori della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di I grado saranno pubblicati nei prossimi giorni.