Prove Invalsi: guerra totale da M5S e non solo

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In un post pubblicato sulla sua postazione Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo – che è tra l’altro uno dei quattro parlamentari del M5S promotori dell’incontro con esperti sul tema “Scuole e docenti: la valutazione tra mythos e praxis”, in programma per venerdì 12 maggio a Montecitorio (ore 9, interverrà anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio) – scrive senza mezzi termini che “Il M5S sostiene lo sciopero e le assemblee sindacali della scuola contro i Test Invalsi” (https://www.facebook.com/luigi.galloM5S/videos/1566591973375064/).

Tempi grami dunque per i test, contro la cui effettuazione sono scesi in campo non solo i comitati di base (Cobas e Unicobas), che hanno proclamato scioperi ‘mirati’, come negli anni scorsi, proprio nei giorni stabiliti per le prove, ma anche, indirettamente e inopinatamente, la Flc Cgil di Roma e del Lazio, che ha convocato una assemblea sindacale territoriale di tre ore nella mattina di venerdì 5 maggio, in coincidenza con lo svolgimento della prova Invalsi di matematica nelle classi seconda e quinta primaria. Teoricamente si tratta di un’assemblea unica per circa 53 mila persone – come è stato fatto notare da Tuttoscuola ( http://www.tuttoscuola.com/quella-mega-assemblea-sindacale-contemporanea-alla-prova-invalsi/ ), ripresa da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera – convocate peraltro presso una scuola che ne può ospitare 150 o 200.

Quello che impressiona è il riduzionismo semplicistico con il quale vengono banalizzate questioni di grande spessore teorico, oggetto di dibattito e di approfondimento scientifico a livello internazionale. Eccone un esempio, tratto dal citato post del deputato Gallo: “Il sistema dei test Invalsi tratta i bambini e i ragazzi come prodotti da supermercato a cui dare un prezzo ed un valore. È una pubblicità ingannevole. È un sistema che ha l’obiettivo di svilire le capacità degli adolescenti, dei docenti e delle scuole che puntano sulla creatività e sui valori della comunità. È un sistema che ha la volontà di piegare la scuola sotto indici economici, aziendali. È un sistema senza alcun fondamento scientifico pedagogico. È un sistema che mortifica le diversità, la creatività, il pensiero divergente”.

Tesi orecchiate, che trasferiscono importanti questioni riguardanti la valutazione di sistema, l’adeguatezza delle prove tramite i test e la comparabilità dei dati, all’ordine del giorno in tutto il mondo, dal terreno del confronto e della ricerca a quello di facili slogan politici, anzi – più propriamente – populisti, per non dire qualunquisti, come quelli sulla pericolosità dei vaccini.

Ma il M5S, ci fa sapere Gallo, “una volta al governo cancellerà il sistema di potere dei test Invalsi. Ora all’opposizione sostiene chi lo boicotta”.