Protesta degli editori di libri scolastici

Gli editori di libri scolastici protestano perché dopo il varo della riforma della scuola superiore da parte del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini non sono stati definiti tempestivamente i programmi, rendendo impossibile predisporre i libri di testo in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico. In pratica, dicono in dichiarazioni riprese dalle agenzie di stampa, i testi dei ragazzi che a settembre faranno la prima superiore sono stati preparati “alla cieca”: gli istituti stanno raccogliendo le iscrizioni, ma cosa dovranno effettivamente studiare gli alunni ancora non si sa con precisione.

Ieri sono uscite le bozze delle indicazioni nazionali per il sistema dei licei, pubblicate nel sito del Ministero, che saranno però oggetto di una vasta consultazione e poi saranno riesaminate, e probabilmente riformulate, da un’apposita commissione ministeriale. Solo allora si disporrà, secondo gli editori, di informazioni sufficienti per redigere libri di testo aggiornati alle effettive novità.