Profumo: aule e laboratori templi pagani della cultura

Il ministro Profumo, nell’augurare al mondo della scuola e dell’università una buona Pasqua, ha arricchito il suo saluto di considerazioni sulle prospettive di riforma del sistema d’istruzione, tracciando nel contempo una specie di consuntivo del suo lavoro in un anno e mezzo di presenza al ministero di viale Trastevere a Roma.

Ha evidenziato, tra l’altro, l’importanza formativa della vita di relazione e di convivenza negli ambienti scolastici, affermando che “è nelle aule e nei laboratori che si impara a vivere e a interagire insieme, a lasciare spazio agli altri, a rispettare le diversità e lavorare insieme per ottenere un risultato”.

Con una metafora ha raffigurato gli ambienti scolastici e universitari come templi dedicati a coltivare e onorare la cultura: “le aule e i laboratori restano i templi pagani, dove coltivare e tramandare la nostra profonda e ammirata cultura, che ancora ci distingue nel mondo intero, dove crescono i nuovi cittadini e nascono le speranze, dove si crea innovazione e si progetta il futuro e il benessere dei cittadini”.

Ha tracciato, quindi, le linee del futuro prossimo della scuola italiana sintetizzate in tre parole: centralità, investimenti, Europa: “Proprio per questo sono persuaso del ruolo centrale della formazione e della ricerca, che la politica deve tornare a valorizzare archiviando una lunga stagione di tagli, a favore di un rilancio nel segno della competitività, delle regole e di un uso più mirato ed efficiente delle risorse. In questo ci viene incontro l’Europa, a cui dobbiamo sempre più a fare riferimento, e dove dobbiamo imparare ad essere più competitivi nel guadagnarci le molte risorse a disposizione, una buona parte delle quali proviene dalle nostre tasche, attraverso le tasse”.