Prof di matematica: la provocazione di pagarli di più

L’emergenza che ancora una volta colpisce gli insegnanti di matematica torna al centro del dibattito.

I dati calcolati da Tuttoscuola – che ha elaborato i dati del Miur – hanno fatto scalpore: 3.817 posti della classe di concorso A028 per l’insegnamento di Matematica e Scienze sono vacanti. Quasi 2.500 nelle regioni settentrionali, con la Lombardia che da sola registra un vuoto di 1.072 posti (http://www.tuttoscuola.com/emergenza-insegnanti-matematica-mancano-nella-secondaria-grado/ ). “Repubblica” ieri ha dedicato un ampio servizio, riprendendo le stime di Tuttoscuola. Il tema è stato oggetto di dibattito nei giorni scorsi anche nella trasmissione radiofonica “Radio anch’io” su Rai RadioUNO.

Esperti di problematiche scolastiche sono stati prodighi di analisi sulla mancanza di professori e del fabbisogno di organici, ma avari di proposte per cercare soluzioni.

È stato ricordato, in proposito, che i nostri quindicenni sono tra gli ultimi in Europa per competenze in matematica e che quel deficit emerge proprio al termine del triennio della secondaria di I grado dove si registra quel vuoto di organico di insegnanti.

Il rappresentante di Tuttoscuola, presente alla trasmissione, ha provocatoriamente lanciato la sfida: perché – dopo aver preso atto di questa grave e ormai cronica carenza – non pagare di più i laureati di matematica per attirarli all’insegnamento? Una proposta già avanzata da Tuttoscuola e da esperti come Andrea Gavosto della Fondazione Agnelli.

Apriti cielo! L’uguaglianza retributiva è un tabù involabile: mettere in discussione quel tabù è ben più di una provocazione. Il rappresentante sindacale presente alla trasmissione non ha nemmeno voluto parlarne.

L’unico a prestare attenzione alla provocazione e a condividerne lo spirito è stato il prof. Sabino Cassese, che ha dichiarato una certa apertura all’ipotesi della retribuzione diversificata, aggiungendo anche una sua interessante proposta per un orientamento verso l’insegnamento durante la formazione universitaria.

Come documentato ampiamente da Tuttoscuola almeno dal 2011, l’emergenza non è soltanto congiunturale (la mancanza attuale di professori della classe di concorso A028 per matematica e scienze nella secondaria di I grado), ma è strutturale (la carenza è cronica e soltanto un docente su sei per questa classe di concorso è laureato in matematica).

Per le imminenti nomine in ruolo sono vacanti e disponibili 3.817 posti, ma potranno essere nominati in ruolo, attingendo dalle graduatorie di merito del concorso e forse da qualche GAE, non più di circa 2.200 professori. Il vuoto di circa 1.600 insegnanti potrà essere colmato soltanto con nomine di docenti con contratto a tempo determinato, tra cui molti che non hanno superato il concorso 2016.