Primine, si cambia

La risposta del viceministro Bastico al question time del 6 luglio scorso, presentato dall’on. Sasso sugli esami di idoneità per passare in anticipo a classi di scuola primaria (cfr. www.tuttoscuola.com), lascia pochi dubbi sul futuro delle cosiddette “primine“: dal prossimo anno scolastico, con ogni probabilità, saranno messe in archivio.
Motivo? C’è già l’anticipo di iscrizione che consente di “guadagnare” un anno di scuola ai nati nei primi quattro mesi dell’anno successivo a quello d’obbligo: basta e avanza, sembra di capire.
Prima che venisse introdotto nel nostro sistema scolastico l’istituto dell’anticipo, l’unico modo per anticipare l’ingresso a scuola era quello di presentarsi all’esame di idoneità alla classe successiva.
Per diversi decenni migliaia di bambini, soprattutto delle regioni meridionali, nell’anno in cui si iscrivevano alla prima elementare, potevano passare direttamente alla seconda chiedendo di essere ammessi tramite esame di idoneità.
Ovviamente per prepararsi a quell’esame, invece di frequentare regolarmente la scuola dell’infanzia giocando e divertendosi come gli altri coetanei, i bimbetti venivano preparati all’esame come scolaretti in erba, frequentando classi ad hoc, dette “primine“.
La disposizione per gli esami di idoneità è sopravvissuta fino ad oggi, ed è stata confermata, anzi, dalla riforma Moratti (decreto legislativo n. 59/2004 sul primo ciclo di istruzione, art.8).
Si pensava che l’arrivo dell’anticipo facesse cadere il ricorso all’esame di idoneità, ma così non è stato e anzi la platea degli interessati sembra che si sia ampliata grazie al fatto che l’esame lo possono chiedere i bambini che hanno l’obbligo o il diritto di iscriversi in prima (compresi, quindi, quelli che in prima possono andarci per l’anticipo).
Ma il ministro Fioroni sembra intenzionato a non fare sconti e darà un giro di vite all’idoneità.
Probabilmente con una ordinanza ministeriale, o fors’anche con una semplice circolare, verrà escluso l’accesso all’esame di idoneità a chi non ha l’età.