Primi apprezzamenti per il modello flessibile di maestro unico

Il modello organizzativo del maestro unico nella scuola primaria avrà, dunque, flessibilità di attuazione, secondo le prerogative dell’autonomia scolastica.

La notizia, data in anteprima da Tuttoscuola (Modello del docente unico non prescrittivo, del 9 giugno), secondo cui i funzionari ministeriali hanno dato questa interpretazione aperta del modello del maestro unico in sede di incontro presso la Corte dei Conti, ha già trovato apprezzamento da parte di dirigenti scolastici e di insegnanti.

Come è noto, nella delibera (n. 12/2009) con la quale la Corte dei Conti ha dato, finalmente, il via libera al regolamento di riordino del primo ciclo, vengono riportati espressamente gli interventi ministeriali sulla applicazione dell’art. 4 della legge 169/2008

Nella delibera si riferisce che, secondo quanto riportato dai rappresentanti del Miur, “il modello del docente unico –  di cui al d.l. n. 137/2008, convertito in legge n. 169 del 30 ottobre 2008 – viene sì indicato come modello da privilegiare nell’ambito delle possibili articolazioni del tempo-scuola, ma pur sempre “tenuto conto della richiesta delle famiglie e nel rispetto dell’autonomia scolastica”.  In sostanza, l’indicazione del modello non avrebbe alcun carattere prescrittivo, lasciando piena  libertà alle scuole di strutturare orari e assetti didattico-organizzativi secondo la propria programmazione e valutazione.”

A settembre saranno le scuole, dunque, a decidere se mantenere il maestro unico su una unica classe oppure se impiegarlo con flessibilità e in modo residuale anche su altra classe, assegnandogli, comunque, un ruolo tutoriale particolare.

Sarà interessante conoscere prossimamente le indicazioni ministeriale applicative, non appena il regolamento di riordino del I ciclo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.