Più disciplina in classe: la ricetta scozzese

Il disordine e l’indisciplina caratterizzano la vita di molte scuole in Gran Bretagna, dove a vari livelli si stanno studiando le misure più idonee per fronteggiare il fenomeno. In quel Paese la competenza in materia disciplinare è tradizionalmente affidata alle scuole, ma le autorità educative delle quattro grandi aree che compongono il Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) stanno assumendo iniziative sempre più incisive per sostenere l’azione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
In questi giorni la Scozia ha deciso di istituire un’apposita unità di coordinamento degli interventi: tra le misure allo studio c’è quella di affidare agli allievi più grandi compiti di tutoraggio nei confronti dei più giovani.
Sono previsti inoltre corsi di formazione per i docenti e finanziamenti ad hoc per le scuole dove i fenomeni si manifestano con maggiore intensità. Il ministro dell’educazione scozzese Jack McConnell ha dichiarato che solo con un buon livello di disciplina e autodisciplina si possono garantire effettive condizioni di uguaglianza delle opportunità per tutti gli studenti. Perciò non saranno consentiti comportamenti “distruttivi”, anche se si cercherà di evitare il ricorso all’espulsione dalla scuola: una misura che anziché risolvere il problema lo elude, trasferendolo altrove.