Patto di corresponsabilità nella primaria?

La generalizzazione degli istituti comprensivi sta producendo un effetto imprevisto sul settore della scuola primaria. Capita spesso che lo statuto degli studenti, applicato nella scuola secondaria di I grado prima dell’accorpamento con la scuola primaria, venga esteso automaticamente a questo ultimo settore. In particolare trova applicazione anche per la scuola primaria il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia.

Quel patto – che sancisce diritti e doveri delle tre componenti scolastiche (docenti, studenti e genitori) – è parte integrante dello statuto e, pertanto, si applica ai settori scolastici ai quali appartengono gli studenti.

Alla fine degli anni ’90 il ministro Berlinguer, per fronteggiare occupazioni e assemblee selvagge degli studenti, aveva introdotto lo statuto degli studenti e delle studentesse, riconoscendo diritti dei ragazzi e imponendo il rispetto di regole. Lo statuto aveva cercato di regolamentare la vita della comunità scolastica anche con il coinvolgimento dei genitori.

Il ministro Fioroni nel 2007 aveva perfezionato quello statuto, dando, in particolare, rilievo al patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia. Statuto e patto riguardavano tutti gli studenti della secondaria. Ma erano gli studenti della secondaria di II grado i destinatari privilegiati di quel regolamento.

Ora però in molti nuovi istituti comprensivi il patto di corresponsabilità viene esteso anche a genitori e alunni della scuola primaria. Poiché non c’è patto senza statuto degli studenti, agli alunni della primaria dovrebbero essere applicate le norme disciplinari previste per i più grandi. Il che non può essere perché le sanzioni non sono previste per i più piccoli.

Forse è opportuno un chiarimento che cancelli questo eccesso di zelo ingiustificato.