Passaggio al periodo o ammissione alla classe successiva: le novità dei nuovi scrutini

È la prima volta degli scrutini finali nelle classi del primo ciclo andate a riforma (tutte quelle della primaria e la prima della secondaria di I grado).
A parte i chiarimenti sul ruolo del dirigente scolastico precisato dal Miur, ci sono altre novità introdotte dal decreto legislativo 59/2004 agli articoli 8 e 11. Vediamone alcune.
Poiché la nuova scuola è suddivisa in periodi biennali, la valutazione ordinaria serve a decidere il passaggio da un periodo all’altro (o il non passaggio). Mentre la scuola secondaria di I grado (ex-scuola media) sarà interessata al passaggio solamente l’anno prossimo (dal primo periodo alla classe terza), la scuola primaria invece c’è dentro in pieno e i suoi docenti debbono valutare il passaggio dalla prima classe al primo periodo (che comincia con la classe seconda), quello dal primo al secondo periodo (cioè dalla terza alla quarta) e infine il passaggio dal secondo periodo al primo periodo della ex-scuola media (dalla quinta della primaria alla prima classe della secondaria di I grado).
I docenti possono decidere quindi anche il non passaggio; in questo senso per la prima volta i docenti della primaria si trovano a decidere la bocciatura come un fatto ordinario (in passato la bocciatura doveva essere avallata dal consiglio di classe, ora non più).
Solamente per l’ammissione alla classe successiva all’interno del medesimo periodo (dalla seconda alla terza e dalla quarta alla quinta della primaria, nonché dalla prima alla seconda classe della secondaria di I grado) la bocciatura diventa un fatto straordinario.
In tutti i casi deve avere una motivazione specifica; nella scuola primaria deve ottenere, per di più, l’unanimità dei docenti della classe.