Tuttoscuola: Scuola digitale

Parisi: Deve cambiare il modo di insegnare

I programmi europei E-Skills for Jobs 2014 e Fostering Digital Entrepreneurship, svolti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Ministero dello Sviluppo Economico, si propongono di cambiare radicalmente il mondo della scuola. Come? Ce lo spiega Stefano Parisi, Presidente di Confindustria Digitale.

“Questi due progetti dovranno soprattutto lavorare perché cambi il modo di insegnare all’interno delle scuole, con un maggiore utilizzo del web. Oggi assistiamo a una situazione un po’ paradossale, in cui molti studenti sono alfabetizzati mentre molti insegnanti non lo sono. Il tema centrale è quello di formare i docenti perché possano svolgere le loro attività didattiche sul web, con i tablet e con i pc. Esistono già molti esperimenti in tal senso”.

Una rivoluzione che guarda al mondo del lavoro?
“Il lavoro cambia soprattutto se a questo si aggiunge un’attività universitaria che formi sempre di più quelle professionalità che oggi sono assenti nel mondo del digitale, sia per quanto riguarda le aziende tecnologiche sia per quelle che vogliono sposare quelle attività. Abbiamo pochi ingegneri informatici, sviluppatori, programmatori e architetti del web. Per questo c’è bisogno di svolgere nuovi corsi di formazione universitari”.

E per quanto riguarda le scuole superiori?
“Vale lo stesso discorso. Bisogna svolgere dei programmi di formazione adatti a preparare i giovani in modo che, quando usciranno dalla scuola, siano in grado di usare le tecnologie digitali e il web. Per loro rappresenterà una grande opportunità occupazionale”.

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