Pari e Dispari: al liceo Giulio Cesare un convegno e un Debate Day per combattere la violenza sulle donne

Continua il lavoro intrapreso dai licei Classici Giulio Cesare di Roma e Gioberti di Torino, dall’Istituto Duni Levi di Matera e da Tuttoscuola e Civicamente con il progetto “Pari e Dispari” finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per contrastare la violenza sulle donne partendo dai banchi di scuola. Lo scorso venerdì, 12 aprile, al liceo Giulio Cesare di Roma, si è svolto infatti il convegno “Stop alla violenza sulle donne”,mentre lo scorso sabato, 13 aprile, si è tenuto il Debate Day che ha coinvolto le tre scuole partecipanti al progetto. Tuttoscuola, partner del progetto, ha seguito gli eventi in diretta.

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Guarda il video del progetto “Pari e Dispari” realizzato dagli studenti del Liceo Giulio Cesare

Pari e Dispari, il convegno

Una giornata ricca di contenuti e di partecipanti. I ragazzi hanno riempito l’Aula Magna del Liceo Giulio Cesare con il loro vociare curioso. Hanno consegnato tutte le loro domande ai relatori del convegno “Stop alla violenza sulle donne” nell’ambito del progetto “Pari e Dispari”. Ad aprire i lavori è stato il prof. Alfonso Rubinacci, coordinatore del comitato scientifico di Tuttoscuola: “Questo convegno di cui anche Tuttoscuola è promotrice – ha detto – si colloca in un’era per molti aspetti straordinaria. Un’era di grandi cambiamenti, forti e accelerati. La scommessa è provare a fare scuola con i ragazzi e le ragazze – continua Rubinacci – sono da loro dirette, scritte, realizzate e vissute realmente“. Un po’ quello che sta accadendo nella realizzazione del progetto “Pari e Dispari” di cui la preside del liceo Giulio Cesare, Paola Senesi, tiene abilmente le fila.

Psicologi, magistrati, Polizia di Stato e tanti esperti. Sono questi alcuni degli attori che hanno animato il convegno dibattito della giornata del 12 aprile. 

Tante le domande dei ragazzi agli esperti.

Alla seconda parte del convegno ha preso la parola Edvige Mastantuono, dirigente dell’Ufficio I della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, e la partecipazione presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: “Gli studenti sono la nostra vita, sono gli uomini e le donne di domani. Il principio fondamentale per contrastare la violenza è il rispetto prima di se stessi, poi degli altri. Questa è la base fondamentale che aiuta a raggiungere l’obiettivo di diminuire la violenza“. Sono intervenuti in questa parte del convegno anche Alberto Contri, giornalista e presidente della Fondazione Pubblicità Progresso e Gianluca Lengua, giornalista del Messaggero. “Il problema della violenza sulle donne nasce dagli stereotipi – ha detto Contri -. Senza contare che i bambini e i ragazzi vengono troppo spesso lasciati soli davanti a tv e smarthphone, in balia di immagini e contenuti pieni di violenza. Dobbiamo porci delle domande sulla società in cui viviamo, dobbiamo chiedere ai cittadini di fare qualcosa“. “Mi occupo principalmente di calcio, uno degli ambienti sportivi dove il parere delle donne è meno accettato – ha aggiunto Lengua -. Questa intolleranza genera una vera e propria discriminazione che i social amplificano“.

La terza parte del convegno apre alla Masterclass: i ragazzi hanno preso parte a una serie di approfondimenti con esperti di tecniche della comunicazione, a carattere prevalentemente laboratoriale. Gli studenti si sono distribuiti nelle varie masterclass nel seguente modo:

Masterclass sul linguaggio pubblicitario
Alberto Contri, giornalista e presidente della Fondazione Pubblicità Progresso

Masterclass sul linguaggio televisivo
Maurizio Amoroso, giornalista e vicedirettore di News Mediaset

Masterclass sul linguaggio dei social
Gianluca Lengua, giornalista del Messaggero

Pari e Dispari: il Debate Day

Nella mattinata del Debate Day del 13 aprile, presso il liceo Giulio Cesare di Roma, si sono svolti invece tre dibattiti secondo il seguente schema:

Liceo Giulio Cesare Vs Istituto Duni Levi;
Istituto Duni Levi Vs Liceo Vincenzo Gioberti;
Liceo Vincenzo Gioberti Vs Liceo Giulio Cesare.

Le regole. Il tema e la tesi pro o contra da sostenere sono stati assegnati per sorteggio prima della gara. Ciascun dibattito ha avuto una durata massima di 42 minuti, a cui è stato sommato il tempo di deliberazione della giuria (max 15 minuti) al termine di ogni dibattito. Ha vinto la competizione la squadra che ha ottenuto due vittorie o, a parità di vittorie, comunque il punteggio più alto. 

Questo vuol dire che ciascuna squadra ha sostenuto, di fatto, due dibattiti, ma preparandosi sui tre seguenti temi concordati dai docenti coordinatori del Debate

1. Nonostante la depenalizzazione del reato di ingiuria, l’insulto sessista dovrebbe essere un reato penalmente perseguibile;
2. l’Italia dovrebbe introdurre una norma specifica che riguarda i ricatti sessuali sul lavoro;
3. parità uomo/donna: le quote rosa, nell’ambito della rappresentanza politica, sono utili.

Scopri in cosa consiste il Debate, guarda il video:

 

I ragazzi si sono sfidati a colpi di parole. Le tesi da sostenere li hanno appassionati a tal punto che spesso, per loro, non è stato facile accettare il giudizio dei giudici, Francesca Sforza (La Stampa), Piero Damosso (Tg 1), Angela Taraborrelli (docente di Filosofia politica presso l’Università degli Studi di Cagliari) e Ciro Fusco (Giornalista). Alla fine, nonostante la bravura di tutte le squadre partecipanti, a vincere sono stati gli studenti del liceo Gioberti di Torino.

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