Tuttoscuola: Non solo statale

Padoan: paritarie non pagano Imu

Area popolare plaude, M5S: Costituzione non rispettata. Ma IMU e ICI hanno normative diverse

Si ritiene che non sia necessario un intervento di modifica alla normativa in vigore“. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso del Question Time alla Camera di ieri, ha chiarito che, dopo la sentenza della Cassazione sull’Ici per le scuole paritarie, il governo non intende modificare le norme sull’Imu.

Il capogruppo di Area popolare alla Camera, Maurizio Lupi, si è subito dichiarato soddisfatto per il chiarimento dato dal ministro: “Sull’Imu delle scuole paritarie il ministro dell’Economia Padoan è stato chiaro in modo definitivo: chi fa un servizio pubblico e non copre interamente il costo del servizio educativo e formativo che offre non la deve pagare“.

Mi auguro che ora a questo chiarimento sia data ampia diffusione”, ha aggiunto Lupi, “ne vengano informati gli enti locali e tutte le istituzioni coinvolte nel problema. Sulla grande questione della libertà di educazione e sulla formazione dei nostri giovani non ci deve essere nessuna posizione ideologica, ma solo la sfida della qualità“.

Per nulla soddisfatti sono invece i parlamentari del MoVimento 5 Stelle nelle commissioni Cultura di Camera e Senato, a cui giudizio Padoan accorda privilegi alle scuole paritarie “In barba alla Costituzione“. “Non ci aspettavamo nulla di diverso”, dicono: “da rappresentante di rilievo dei poteri forti il ministro Padoan oggi non poteva che confermare la linea del partito pro-paritarie”.

Ovviamente”, sottolineano, “le parole del ministro hanno riscosso il plauso di vari esponenti del partito delle paritarie. Il mondo della scuola pubblica statale e i cittadini che richiedono il rispetto delle regole, invece, non possono ritenersi affatto soddisfatti“.

I pentastellati sembrano ignorare o considerare irrilevante la distinzione che Padoan e altri fanno tra la normativa IMU – che è più recente e consente il non pagamento nel caso che le scuole paritarie, a prescindere dal fatto che siano religiose o laiche, dimostrino di avere costi per alunno inferiori a quelli sostenuti dalle corrispondenti scuole statali – e la normativa ICI, che riguarda un periodo precedente e non aveva previsto analoga esenzione. La Cassazione si è riferita alla normativa ICI, non all’IMU.

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