Orientamento: in terza media con la valigia, tanti già sognano l’estero

Vacanze di Natale impegnative per migliaia di ragazzi di terza media, che dal 16 gennaio dovranno scegliere le scuole superiori. A partire da quella data, infatti, entro il termine del 6 febbraio, dovranno effettuare le iscrizioni per l’anno scolastico 2017/2018. La maggior parte sembra aver già preso una decisione, anche se l’orientamento svolto a scuola appare ancora zoppicante. Nella decisione, riveste un ruolo importante la preoccupazione per il futuro lavorativo, tanto che la maggior parte sta già valutando la possibilità di lasciare il nostro Paese. Lo rivelano i dati raccolti da una web survey di Skuola.net effettuata su circa 1000 studenti di terza media in collaborazione con Radio 24.

Quasi 2 ragazzi su 3 hanno detto di aver deciso la scuola superiore che pensano faccia al caso loro. Ma il 35% di risposte ‘negative’ deve lasciar riflettere – afferma il portale per studenti –  sulle attività di orientamento che le scuole mettono in campo per indirizzare i propri alunni verso il percorso più adatto alle proprie qualità e inclinazioni. Circa 1 studente su 4 dice di non aver svolto alcun orientamento; ancora peggio al Sud, dove il 36% dei ragazzi di terza media (più di 1 su 3) per la scelta della scuola media sarà costretto a fare un salto nel buio. Più fortunati gli alunni del Nord dove il dato sulla mancanza di attività di orientamento scende all’11%.

I problemi non riguardano solo la quantità di iniziative volte ad aiutare gli alunni alla scelta della scuola, ma anche la loro qualità.  Il 41% di chi le ha svolte si ritiene soddisfatto delle dritte ricevute, mentre nel 44% dei casi l’orientamento scolastico ha lasciato senza risposta più di un dubbio. Sempre meglio di quel 15% che non ha trovato proprio nessuna utilità.

Le scelte che, al momento, vanno per la maggiore? La maggioranza appare più orientata verso il liceo (65%), scelta preferita in particolare dalle ragazze (tra loro il dato sale al 72%). Decisioni prese seguendo principalmente il proprio cuore – così per il 42% dei ragazzi – e in molti casi guardando al futuro prossimo, visto che il 58% ha già in mente il lavoro che vorrà fare dopo la scuola. Alta anche la quota di chi sceglierà l’indirizzo per farsi delle basi utili alla carriera universitaria che vorrà intraprendere (sono il 19%) e di chi punta ad avere più opportunità lavorative una volta diplomato (è il 16%). Perché, in fin dei conti, più del 90% si dice consapevole che la scelta della scuola superiore abbia un ruolo importante per il futuro lavorativo. L’85% pensa che fare l’università sia ancora importante per trovare occupazione.

Come emerso in una parallela ricerca svolta lo scorso anno, in tanti si dimostrano in ansia per il futuro. 7 su 10 temono di non riuscire a trovare lavoro dopo gli studi (27% molto, 45% un po’).  Circa la stessa percentuale (69%) si dichiara disponibile a studiare o a lavorare all’estero dopo diploma o laurea: il 28% è deciso, il 41% lo considera una possibilità.