Organico potenziato: a rischio il rendez vous tra domanda e offerta

Il sottosegretario al  Miur Davide Faraone ha replicato al "Corriere della Sera" che aveva accusato il ministero di non avere tenuto conto del bisogno delle scuole nella individuazione della tipologia di docenti che andranno a coprire l’organico potenziato.

Faraone non ha negato il fatto e ha aggiunto "Siamo in una fase di transizione per l’attuazione della legge 107/15 e il disallineamento tra domanda e offerta era quasi inevitabile, come le scuole già sapevano". Difficile dargli torto. Secondo Faraone quest’anno le scuole potranno preparare i progetti del proprio Piano Triennale dell’Offerta formativa e potranno collaudarli utilizzando i docenti assegnati.

"Le scuole non saranno soddisfatte immediatamente? – ha aggiunto – Contiamo di farlo del tutto l’anno prossimo". Ma su questo sarà proprio così?

Con quali docenti l’anno prossimo verranno date risposte ai bisogni formativi delle scuole?

Ovviamente con gli stessi docenti assunti quest’anno nell’organico potenziato.

Ma se i docenti saranno sempre gli stessi di quest’anno, come sarà possibile assicurare la corrispondenza tra domanda e offerta?  

Se il disallineamento di cui ha parlato il Corriere è dovuto al fatto che non vi erano tutte le tipologie di docenza richieste dalle scuole e che sono state individuate quote notevoli di docenti di classi di concorso superiori alle richieste delle scuole e, per contro, quote inferiori di altre classi di concorso rispetto ai bisogni rappresentati dalle istituzioni scolastiche, l’anno prossimo la musica non cambierà nonostante la mobilità straordinaria.

E il disallineamento, se pur (forse) ridotto, continuerà ad esserci.