Oltre la metà degli asili nido non dispongono dei certificati edilizi di sicurezza

Ancora insufficiente la sicurezza strutturale e sismica degli asili nido. È questo uno dei dati più significativi emergenti dall’indagine che Cittadinanza attiva ha avviato sul tema a livello nazionale nell’aprile scorso, rivolgendosi a 761 comuni italiani di 20 regioni. Ha risposto meno del 40% dei comuni interpellati (un dato comunque significativo), il che ha permesso di conoscere i dati edilizi di oltre 1300 asili nido, circa il 12% del totale nazionale, frequentati da oltre 53mila bambini. È questo un dato assai consistente, che ha permesso a Cittadinanza attiva di trarre alcune conclusioni generali e di proporre miglioramenti all’odierna situazione che è carente in vari ambiti della sicurezza strutturale.

Dell’agibilità statica, del collaudo statico, dell’agibilità igienico-sanitaria, del certificato di prevenzione incendi sono in possesso poco più di quattro asili nido su dieci. È un dato che, seppure non catastrofico, dà da pensare, considerato anche che solo un terzo degli asili nido è stato costruito dopo il 1971 (e dunque due terzi hanno almeno mezzo secolo di vita). Una larga maggioranza degli asili nido è vulnerabile sotto l’aspetto sismico: solo il 15% è stato monitorato in tale ambito. Va un po’ meglio per quanto riguarda la manutenzione, specie rispetto all’universo degli altri tipi di scuole: circa due terzi degli asili nido sono stati oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e un po’ meno di uno su tre di manutenzione straordinaria.

Ci si può rallegrare anche a proposito del Documento di valutazione dei rischi, di cui sono in possesso più di quattro nidi su cinque, che inoltre hanno predisposto un Piano di emergenza. Sempre più di quattro asili su cinque dispongono di una mensa interna (ma solo uno su quattro in Campania e due su cinque in Basilicata). Insoddisfacente invece la percentuale (due terzi) di asili con cortili o aree verdi, fondamentali per il benessere del bambino; da notare poi che giochi e arredi sono a norma solo nel 57% dei casi.

Tra le proposte di intervento formulate da Cittadinanza attiva per la costruzione di condizioni di sicurezza le più significative sono: rendere obbligatorio l’inserimento nella nuova Anagrafe nazionale di tutti i dati concernenti la sicurezza degli asili nido, approvare una legge quadro sulla sicurezza scolastica, snellire le procedure per la messa in sicurezza, controlli serrati sui lavori nelle scuole, scuole e nidi apripista nella prevenzione.